Zangrillo: «Gli italiani meritano la verità: se letto dal mio punto di vista, questo virus è meno cattivo»

«Perché si scatenato tutto questo putiferio non lo so. Io però le posso dire che, nel massimo rispetto del lavoro di tutti, ho detto la verità. Ed una verità che viene fuori per bocca mia ma dobbiamo considerare che io sono il portavoce di una Università, Vita -Salute San Raffaele, che è al primo posto, nel ranking nazionale per qualità della scienza e della ricerca prodotta.
Per cui se io che faccio, vero, l’anestesista rianimatore (e quindi mi occupo di clinica) ma sono professore ordinario della disciplina da parecchi anni, se io mi permetto di dire certe cose è perché le osservo. Io non ho detto che gli italiani questa sera si devono abbracciare, assembrare, baciare, ubriacare – quindi faccio mie le raccomandazioni al buon senso – ma devono essere raccomandazioni di buon senso. Perché gli italiani meritano la verità».
Così il professore del San Raffaele di Milano, Alberto Zangrillo, in un’intervista a ‘Il Tempo’.
«La verità che questo virus probabilmente, se letto dal mio punto di vista, è meno cattivo. E quindi ci fa meno male. E quindi dobbiamo pensare positivamente. Si apre uno spiraglio di grande positività, che deve essere colto», ha aggiunto l’esperto.
«La prima cosa che le dico che il mondo della scienza non è monopolio dei virologi, degli epidemiologi e degli statistici. Il mondo della scienza è un mondo molto ampio e noi ne facciamo parte, soprattutto quando chi parla è la prima Università italiana per ranking per produzione scientifica. Ok? Quando parla Alberto Zan grillo parla in nome e per conto dell’Università italiana Vita -Salute San Raffaele, della facoltà di Medicina che produce il più rilevante prodotto in termini scientifici. Noi siamo il primo IRCCS (acronimo di Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico) italiano. Punto. Questa è la storia.
Piaccia o non piaccia. Dopodiché noi ci inchiniamo di fronte a tutti i comitati tecnico -scientifici però noi rileviamo che la nostra voce deve essere ascoltata».
«Io non ho detto il virus non c’è più. Questo è importante – ha spiegato Zangrillo – Ho detto: il virus clinicamente è irrilevante. E questo clinicamente va mantenuto altrimenti si dà una informazione errata, che non è quella che ho voluto dare io. In questo momento il virus è clinicamente irrilevante.
E quindi, per cortesia, così come abbiamo ascoltato i numeri ed i bollettini dal 21 febbraio 2020 ad oggi, adesso ascoltiamo anche le evidenze. Perché le evidenze che provengono dalla clinica – non solo dell’Ospedale San Raffaele, di tutto il gruppo San Donato, ma di tutti gli ospedali della Lombardia, e quindi parlo del Papa Giovanni di Bergamo, parlo di Lodi, parlo di Crema, parlo di Cremona e di tutti gli ospedali dell’area milanese – sono quelle che ho detto io. Punto», ha puntualizzato il primario del San Raffaele.