Assegno Inclusione: come evitare sospensione, revoca e decadenza, allarme dai Caf

In che modo evitare di vedersi sospeso, revocato o di assistere alla decadenza dell’assegno di inclusione? Tutto quello che c’è da sapere.

L’INPS ha voluto fare chiarezza riguardo ai casi di decadenza, revoca e sospensione dell’assegno di inclusione andando a chiarire ogni differenza e significato. L’istituto infatti si è concentrato su alcuni casi di sospensione che fanno riferimento al singolo componente del nucleo familiare che si trova in precise situazioni e che quindi non viene più calcolato all’interno della scala di equivalenza.

Come evitare sospensione, revoca e decadenza dell'assegno di inclusione
Come evitare di perdere l’assegno di inclusione- (Notiziapolitica.it)

Ma ecco quindi tutto ciò che c’è da sapere riguardo a questo argomento, tutti informazioni che vengono raggruppate in questa guida chiara e dettagliata in cui si analizza la sospensione, la revoca e la decadenza dell’assegno di inclusione ed ogni conseguenza e differenza.

In cosa consiste la sospensione, revoca e decadenza dell’assegno di inclusione

Non molto tempo fa l’INPS ha reso pubblico un focus in cui ha fornito in sintesi le disposizioni principali inerenti alle misure realizzate per contrastare la povertà andando a chiarire In quale occasione ci si trova di fronte alla sospensione, alla revoca o alla decadenza dell’assegno di inclusione.

Come evitare sospensione, revoca e decadenza dell'assegno di inclusione
Assegno di inclusione, ecco quando si perde- (Notiziapolitica.it)

La sospensione dell’assegno di inclusione consiste nell’interruzione dell’erogazione della prestazione dopo che si è verificato un preciso evento. In poche parole tutto ciò accade nel momento in cui il soggetto beneficiario è interessato da:

  • provvedimenti non definitivi di condanna;
  • misura cautelare personale;
  • latitanza;
  • accettazione offerta lavoro da 1 a 6 mes;
  • non ottemperanza degli obblighi di presentazione presso i servizi competenti.

Per quanto riguarda la revoca dell’assegno di inclusione sappiamo che ciò accade nel momento in cui viene meno il diritto alla prestazione. La revoca viene disposta per dichiarazioni mendaci o omesse e risulta essere retroattiva e quindi obbliga il beneficiario a restituire anche gli importi ottenuti in maniera indebita.

Passiamo poi alla decadenza dell’assegno di inclusione ossia il venir meno dell’erogazione della prestazione. Se la decadenza si applica nello stesso momento in cui accade l’evento, non vi saranno prestazioni indebite che devono essere recuperate. Se invece la decadenza si applica in un momento seguente da quando si verifica l’evento, si deve procedere poi al recupero di ciò che è stato percepito indebitamente.

Diversi sono i casi in cui si verifica la decadenza dell’assegno di inclusione ossia:

  • condanna definitiva del beneficiario per reati da cui pena non è inferiore a un anno;
  • patteggiamento;
  • non aver sottoscritto il patto per l’inclusione o il fatto di servizio personalizzato;
  • non essersi presentato a iniziative formative;
  • non avere accettato un’offerta di lavoro;
  • aver fatto comunicazioni false.

L’assegno decade anche nel momento in cui un componente del nucleo era risulta assente presso i servizi sociali oppure quando un membro del nucleo viene trovato a svolgere un lavoro senza avere effettuato le giuste comunicazioni.

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