Grandi progetti per l’uomo che sembra intenzionato a tornare sulla luna anche se qualcosa di recente è andato storto.
Sin dall’alba dei tempi la luna ha sempre affascinato l’uomo e con il passare degli anni il satellite più importante del pianeta è anche diventato terra di conquista. Negli anni sessanta, infatti, le nazioni più potenti del mondo hanno investito tantissime risorse, in termini di tempo e di denaro, per mettere per primi il piede sul suolo lunare.
Ad un certo punto il duello, che ha visto confrontarsi URSS e USA, ha visto il popolo statunitense avere la meglio. Era il 20 luglio del 1969, data a dir poco storica, quando la missione Apollo 11 ha portato sulla luna i primi esseri umani. Impossibile dimenticare, anche per chi all’epoca non c’era, tutta la gioia dell’astronauta Neil Armstrong nel piantare la bandiera a stelle e strisce. Insieme a lui anche i colleghi Buzz Aldrin, che ha avuto il piacere di calpestare il suolo per secondo, e Michael Collins che si è invece fermato nell’orbita lunare.
L’ultima volta che gli umani si sono diretti sulla luna è stato il 1972 e da quel giorno, un po’ per i costi e un po’ perché effettivamente la luna non fornisce molte materie prime, gli scienziati si sono dedicati ad altri piani. Nell’ultimo periodo si è però tornati a parlare molto della luna e della possibilità di inviarci nuovamente l’uomo con uno scopo ben preciso, solo che qualcosa sembra essere definitivamente cambiato.
L’uomo alla conquista dello spazio, si torna sulla luna: svelato il prossimo lancio
Il prossimo passo da parte della NASA è quello di toccare il suolo di Marte entro il 2030 e proprio la stessa luna può giocare un ruolo fondamentale nella missione. Per questo si è tornati a parlare della sua esplorazione e di come l’uomo potrebbe tornare sul satellite entro la fine del 2024. Data che, con buona pace degli appassionati, è destinata a slittare ancora.
Tutto pronto per la missione Artemis II e Artemis III, o quasi, visto che la prima fase dell’operazione è stata rimandata a settembre 2025 e la seconda al 2026. Slittamento dovuto ad alcune modifiche della navicella e all’allineamento migliore tra i pianeti. Ancora un po’ di pazienza da parte degli esploratori e degli appassionati che dovranno attendere per vedere nuovamente l’uomo sbarcare sulla luna. Ma per quale motivo si sta decidendo di tornare su un suolo giudicato arido e privo di risorse?
Il motivo è proprio la conquista di Marte. In futuro gli scienziati vorrebbero fare della luna una sorta di deposito o di pista di lancio. Oltre ad essere più vicina al pianeta rosso rispetto alla Terra, la sua gravità è decisamente minore e questo permette allo Shuttle di innalzarsi dal terreno con più facilità e consumando meno risorse. Insomma, la luna giocherà ancora un ruolo fondamentale per quanto concerne l’esplorazione dello spazio.