Riforma Mes, polemica senza fine. Conte: “Il Governo non ha firmato nessun trattato”

Alla vigilia della scadenza per la presentazione del piano definitivo sul Mes la polemica non si placa.
Salvini continua a puntare il dito contro Conte. Claudio Borghi, accusa l’ex ministro dell’Economia Giovanni Tria, di aver condotto la trattativa senza mandato parlamentare.
Il piano definitivo della riforma dovrebbe essere stilato il 4 dicembre. Tuttavia, dall’Ue fanno sapere che la firma del Trattato può essere fatta anche più tardi. Non sarebbe necessario farla a dicembre.
Nel frattempo alcune fonti diplomatiche francesi affermano che sarebbe già stato preso un accordo in merito a giugno.
Secondo queste ultime la modifica prevede un rafforzamento del Mes migliorando l’efficacia dei suoi strumenti di precauzione, rafforzando anche il quadro di sostenibilità del debito nell’eurozona. Questo renderebbe minimi gli effetti potenziali sulla stabilità finanziaria.
La polemica Conte-Salvini – Da qualche settimana Matteo Salvini accusa il premier di aver già raggiunto un accordo in Ue senza aver informato il Parlamento italiano.
Ma per Conte si tratta di insinuazioni infondate e di notizie false.
Il premier ha dichiarato nel corso dell’informativa alla Camera sul Mes che nel caso in cui le accuse del capo della Lega fossero fondate sarebbe stato pronto a dimettersi.
La posizione di Conte – Il premier Conte ha ribadito che l’esecutivo italiano non vuole un Fondo monetario europeo. E ha spiegato che il Governo non ha firmato nessun trattato. La riforma sarebbe ancora incompleta. Conte ha smentito l’ipotesi di un processo di riforma segreto del Mes. “Siamo contrari a ogni forma di rigidità nel Mes, soprattutto perché nuovi vincoli al processo di ristrutturazione del debito potrebbero contribuire all’instabilità finanziaria anziché prevenirla”.
Gualtieri e Di Maio – Nel corso del vertice di domenica sera a Palazzo Chigi sul fondo salva-Stati, Di Maio avrebbe accusato il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, di aver negoziato con l’Unione europea senza il supporto politico del M5S.
“I numeri per approvare il Mes non ci sono. Il governo si deve fare da parte e lasciare al Parlamento sovrano una decisione così delicata”, avrebbe detto Di Maio. Intanto Italia Viva si chiama fuori.
Gualtieri ha affermato nei giorni scorsi che il trattato non è modificabile perché sarebbe già stato sottoscritto.
“O il trattato è modificabile e allora Gualtieri è un inetto e l’eurogruppo delira o Conte dice balle clamorose. O in maggioranza tutti sapevano tutto e il M5S non ha nulla da dire perché tutto è andato come volevano loro o conte dice balle clamorose”, così ha accusato il leghista Claudio Borghi su Twitter.