Raggi contro Zingaretti: «Non si è mai scagliato con tanta veemenza contro Mafia Capitale o i Casamonica»

«Per Zingaretti io sarei una minaccia? Innanzitutto non so se l’abbia detto o mandato a dire. Lui tendenzialmente insinua. Lui avrebbe detto questo, ma non si è mai scagliato con tanta veemenza contro tutta la vicenda che ha preso il nome di Mafia Capitale o contro i Casamonica».
Così la sindaca di Roma Virginia Raggi, intervistata da Giovanni Floris a DiMartedì, su La7.
I Casamonica sono «una famiglia criminale che ha fatto il bello e il cattivo tempo per anni finché non sono andata ad abbattere le loro villette. Una famiglia potente che purtroppo a volte lavorava con la connivenza di altri soggetti imprenditoriali e talvolta politici», ha detto Raggi.
Zingaretti – ha continuato la prima cittadina della Capitale «non s’è mai scagliato con tanta veemenza contro di loro o contro i Triassi, gli Spada, i Fasciani, famiglie criminali che operano nel X Municipio sciolto per mafia. Forse sono io più una minaccia per quei soggetti. Perché sarei una minaccia per i romani?»
«Non si dovrebbe parlare di carriera ma di missione. Noi siamo contro la politica di professione perché dopo un certo tempo bisogna tornare nella società. L’esperienza ha certamente un valore» – ha proseguito Raggi «Se penso alle migliaia di consiglieri che in tutta Italia hanno lavorato in maggioranza e opposizione, e hanno maturato una certa esperienza penso che sia un patrimonio che va preservato. Mandarlo a perdere sarebbe un peccato. Lo dico in modo onesto». Sulla leadership e le prospettive del Movimento Raggi ha affermato: «Se ne parlerà quando ci saranno gli stati generali del M5s, credo dopo l’estate. Smettiamola di guardare l’ombelico e andiamo avanti… Sarà un momento in cui i M5s faranno punto e decideremo cosa fare. Ma ora siamo molto focalizzati. Di Maio ha rilanciato l’export per l’Italia. Stiamo tutti lavorando molto per ritirare su l’Italia in maniera forte e poderosa».