Migranti, Di Maio: «Abbiamo un problema di salute pubblica. L’Ue deve riprendere le redistribuzioni che si sono fermate con la pandemia»

«Abbiamo un problema di salute pubblica, se chi arriva deve stare in quarantena in un Cara e poi scappa, non è un problema di nazionalità».
Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in un’intervista durante la presentazione del rapporto Ice, rispondendo ad una domanda sulla questione migratoria e le fughe di migranti da alcuni centri in Italia.
Il titolare della Farnesina ha ricordato che il ministro dell’Interno Lamorgese è stata a Tunisi con un «grande lavoro per cercare di rallentare e fermare le partenze».
Sugli 11mila migranti arrivati in Italia, 5.200 sono arrivati dalla Tunisia. Con questo paese, che è sicuro, bisogna «attivare i meccanismi di rimpatrio», ha detto ancora Di Maio. «E deve fare passi avanti anche l’Ue, che deve riprendere le redistribuzioni che si sono fermate con la pandemia, riattivando l’accordo sottoscritto a Malta», ha aggiunto.
Fuga di massa di migranti a Porto Empedocle, Di Maio: «È inconcepibile! Migranti o meno, fossero stati italiani avrei detto la stessa cosa»
Ieri in un post su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha commentato la notizia della fuga di massa di migranti dal Cara di Caltanissetta spiegando che «non è una sciocchezza, anzi».
«In queste ore peraltro si aggiunge un’altra notizia di una fuga in massa di migranti anche dalla tensostruttura della Protezione civile allestita a Porto Empedocle. Non si tratta di battaglie ideologiche o politiche. Il tema è più semplice e riguarda la nostra sicurezza, la sicurezza di ognuno di noi. L’Italia ha vissuto uno dei momenti più bui della sua storia con la pandemia, abbiamo visto morire i nostri cari, i nostri medici, donne, uomini e anche bambini. Abbiamo dovuto seguire regole ferree, ci siamo chiusi in casa, alcuni sono stati separati dalle proprie famiglie per settimane e settimane. Tutti, in un modo o nell’altro, ci siamo sacrificati. Ed è inconcepibile che oggi qualcuno, incurante delle regole tutt’ora in vigore, pensi di andarsene in giro senza rispettare l’obbligo della quarantena», ha scritto Di Maio.
«Migranti o meno, fossero stati italiani avrei detto la stessa cosa. Qui è una questione di salute pubblica. Il virus non è scomparso. I cittadini italiani, come il sottoscritto naturalmente, devono continuare a rispettare le regole che ci siamo dati e vale lo stesso per i turisti o per chi ha diritto alla protezione internazionale. Lo Stato ha il dovere di occuparsi di questo genere di problemi. Esprimo tutta la mia vicinanza e solidarietà ai sindaci Roberto Gambino e Ida Carmina e alle comunità di Caltanissetta e di Porto Empedocle in questo momento difficile. Ringrazio anche la ministra Lamorgese per il lavoro che sta portando avanti e le forze dell’ordine per aver lavorato tutta la notte e aver già rintracciato 125 dei 184 migranti che si erano allontanati domenica dal Cara di Pian del Lago. Il mio sostegno, infine, a coloro che in queste ore si stanno adoperando per contenere la nuova fuga», ha concluso.