Migranti, da inizio gennaio sono sbarcate in Italia 8.988 persone: il report del Viminale

Secondo quanto emerso da un rapporto del ministero dell’Interno, dal primo gennaio ad oggi sono sbarcati sulle coste italiane 8.988 migranti.
L’anno scorso nello stesso periodo, erano arrivate 3.165 persone, mentre tra il 1° gennaio e il 13 luglio del 2018 i naufraghi sbarcati in Italia erano 17.296.
Secondo il Viminale quest’anno il picco degli arrivi si è registrato proprio nell’ultimo fine settimana: venerdì sono infatti giunte alle coste italiane 701 persone, sabato 357 e ieri 198. La maggior parte degli sbarchi sono effettuati in autonomia, visto che con l’emergenza coronavirus molti porti sono rimasti bloccati e le navi umanitarie delle Ong hanno ridotto la loro attività.
I migranti sono arrivati in Italia con mezzi gestiti dai trafficanti di uomini, seguendo la rotta tunsina. Il 26 per cento delle persone sbarcate finora, a quanto dichiarato, proverrebbe proprio dalla Tunisia, il 19 per cento dal Bangladesh, il 9 per cento dalla Costa d’Avorio, il 5 per cento dall’Algeria, il 5 per cento dal Sudan, il 4 per cento dal Marocco, il 3 per cento dalla Guinea, il 3 per cento dalla Somalia e il 2 per cento dal Pakistan. Dal primo gennaio al 7 luglio i minori non accompagnati sono stati 1.077: in tutto il 2019 ne sono invece arrivati 1.680.
In questi giorni ad Amantea, un paese in provincia di Cosenza, la popolazione ha occupato le strade protestando contro il trasferimento di alcuni migranti sbarcati a Roccella Jonica e risultati positivi al coronavirus. La struttura dove si trovano in questo momento è sorvegliata ventiquattro ore su ventiquattro dall’esercito e il governo sta studiando un piano di urgenza per risolvere le tensioni. Si pensa a una nave-quarantena, come sperimentato nei giorni scorsi, in cui isolare le persone arrivate. La governatrice della Regione, Jole Santelli, ha ipotizzato di chiudere i porti e invoca una “cintura di sicurezza per i confini meridionali” dell’Europa.