La moglie del marò Latorre: «Sono contenta che Silvia stia bene e che la sua situazione si sia risolta. Mi auguro che si risolva presto anche la nostra»

«Ogni volta che si verificano rientri dall’estero, di persone rapite e poi rilasciate, si tirano in ballo i fucilieri. Quando invece, io vedo poche analogie tra le situazioni».
Questa la dichiarazione di Paola Moschetti Latorre, moglie del fuciliere di Marina Massimiliano Latorre, durante un colloquio con l’Adnkronos in merito alla liberazione di Silvia Romano.
Suo marito è accusato insieme all’altro marò, Salvatore Girone, di aver ucciso due pescatori indiani nel 2012 al largo della costa del Kerala, nel sud dell’India.
I due militari italiani sono in attesa della sentenza dei giudici del Tribunale arbitrale dell’Aja che dovranno decidere se il processo si terrà in India o nel nostro Paese.
«Sono contenta che Silvia sia tornata, che stia bene e che la sua situazione si sia risolta. Mi auguro che si risolva presto anche la nostra. Dopo otto anni siamo ancora in attesa della sentenza del tribunale dell’Aia che non sappiamo quando si pronuncerà. Sarebbe già dovuta arrivare ma con la pandemia è stata prorogata ulteriormente. Mi auguro che il comportamento dignitoso e silenzioso dei due servitori dello Stato sia in definitiva premiato e non dimenticato», ha aggiunto la moglie di Latorre.
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— Adnkronos (@Adnkronos) May 12, 2020