Il sondaggio di Pagnoncelli: «Oggi il centrodestra vincerebbe le elezioni»

Qualunque sia lo scenario, «il centrodestra è accreditato ad avere la maggioranza».
È questa la conclusione a cui giunge il direttore dell’istituto Ipsos Nando Pagnoncelli nel suo ultimo sondaggio per “Il Corriere della Sera”.
Il sondaggista ha ipotizzato quattro diversi scenari, tenendo conto che potrebbe cambiare la legge elettorale e che il 20 e 21 settembre si terrà il referendum sul taglio dei parlamentari.
«Abbiamo simulato la distribuzione dei seggi di Camera e Senato a partire dai sondaggi elettorali realizzati dal 2 maggio al 9 luglio per un numero complessivo di circa 25.000 interviste, ponderate sulla base dei dati delle intenzioni di voto più recenti che fanno registrare la seguente graduatoria: Lega (25,5%), Pd (20%), M5S (18,1%), FdI (16,4%), FI (7,7%), Azione (3%). In tutti gli scenari considerati, il voto all’estero è stato stimato a partire dai risultati ufficiali del 2018 simulando tendenze di voto analoghe a quelle rilevate oggi in Italia», ha spiegato Pagnoncelli.
«Il primo scenario» – spiega Pagnoncelli – «prende in considerazione la legge elettorale attuale e un’offerta politica con le coalizioni di centrodestra e centrosinistra e il M5S che si presenta da solo. La distribuzione dei seggi per singolo partito della parte maggioritaria tiene conto degli attuali rapporti di forza tra i partiti alleati nelle due coalizioni. Il centrodestra avrebbe una maggioranza schiacciante sia alla Camera, sia al Senato, ottenendo rispettivamente 391 deputati e 201 senatori. Lega e FdI vedrebbero aumentare significativamente la loro presenza in Parlamento e teoricamente potrebbero ottenere la maggioranza rinunciando a Forza Italia, ma in tal caso si porrebbe un problema «politico», dato che verrebbe meno l’alleanza con cui si sono presentati alle elezioni (come peraltro già avvenuto con il governo gialloverde).
Il centrodestra vincerebbe anche in caso di alleanza tra M5S e Pd votando con il Rosatellum. E anche in caso di voto con il “Germanicum”, ovvero con un sistema proporzionale puro (con soglia di sbarramento al 5% nazionale o il 15% in una regione) e riduzione dei parlamentari.
Infine l’ultimo scenario ipotizzato da Pagnoncelli: elezioni con il Germanicum con l’abbassamento della soglia di sbarramento al 3% nazionale. Anche in questo caso vincerebbe il centrodestra.