Galletti (M5S): «Rimborsi spesa ai consiglieri che non si muovevano da casa: a marzo avevo sollevato la questione e proposto di rinunciarvi»

«Chiusi in casa e rimborsati. Alla faccia della crisi. E dell’etica. A due mesi e mezzo dalla fine del lockdown una denuncia dei 5 Stelle scuote il Consiglio regionale: il caso esplode per gli 85 giorni in cui i consiglieri regionali hanno svolto le loro funzioni da casa».
È quanto riporta un articolo di ieri di “Repubblica”, condiviso su Facebook dalla consigliera regionale del M5S Irene Galletti, che a marzo 2020, all’inizio del lockdown, aveva sollevato la questione: «In questa fase di emergenza, la sanità pubblica toscana ha bisogno di tutto l’aiuto possibile, anche in termini economici. Per questo proponiamo a tutte le forze politiche del consiglio regionale toscano di rinunciare ai rimborsi chilometrici che ciascun consigliere regionale riceve mensilmente in busta paga, e versarli sul conto corrente aperto dalla Regione. Almeno quelli relativi al periodo in cui, come tutti i cittadini, resteremo a casa», aveva proposto Galletti.
«Abbiamo proposto a tutte le forze politiche del consiglio regionale toscano di rinunciare ai rimborsi chilometrici che ciascun consigliere regionale riceve mensilmente in busta paga, e versarli sul conto corrente aperto dalla Regione. Almeno quelli relativi al periodo in cui, come tutti i cittadini, saremmo restati a casa», ha ricordato Galletti.
«Come sapete noi eletti del MoVimento 5 Stelle questo lo facciamo già. Indipendentemente dall’emergenza virus, ci dimezziamo lo stipendio e lo restituiamo in opere utili per i cittadini. Infatti dopo poco abbiamo effettuato la nostra consueta restituzione donando 85mila euro ai sanitari impegnati nella lotta al Coronavirus. Noi abbiamo mantenuto la promessa. Ma gli altri hanno fatto altrettanto?» ha domandato l’esponente 5Stelle.