Emergenza autostrade, frane e crolli in Liguria. I 5Stelle insistono: “Revocate le concessioni ai Benetton”

Frane, ponti che crollano, vittime e feriti.
I disagi sulle autostrade della Liguria non si fermano.
Di fronte a un clima di totale emergenza si cercano i responsabili di quei disastri che non sembrano essere soltanto fatalità e il dibattito sulle concessioni Benetton si fa sempre più acceso.
Intanto l’allerta meteo continua e le alluvioni portano a galla la radice del problema. La cattiva gestione delle infrastrutture, che si traduce in un’insufficiente o addirittura mancata manutenzione – secondo alcuni – delle strade dopo il crollo del Ponte Morandi a Genova.
“Per un anno 4 mesi non si è fatto assolutamente niente”, denuncia il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti puntando il dito contro l’Aspi.
Gli episodi recenti – La situazione delle strade della Liguria è allarmante. Domenica scorsa una frana ha provocato il crollo di un viadotto sulla A6, strada che collega Torino con Savona.
Ieri è stata ordinata la chiusura dell’A26 (Genova-Gravellona Toce), in via precauzionale per il rischio crollo dei ponti in pessime condizioni, il Pecetti e il Fado.
La chiusura ha determinato un isolamento per la città di Genova e diversi disagi. La strada è stata poi riaperta, ma l’emergenza permane.
L’attacco dei Cinque Stelle – Alla luce dei fatti il M5S non ha dubbi, la responsabilità dei disagi è da attribuire a una cattiva gestione delle strade.
I pentastellati continuano a sostenere che sia necessario riuscire a togliere le concessioni autostradali affidate al gruppo Atlantia.
“Da vent’anni i Benetton gestiscono una grossa fetta della nostra rete autostradale, in questi anni i pedaggi sono lievitati. Eppure gli investimenti in lavori di ammodernamento e manutenzioni sono diminuiti: ci sono le carte a dimostrarlo”, denunciano i 5 Stelle sul loro blog facendo sapere inoltre che la magistratura sospetta di report fasulli che riguardano tutto il Paese. A partire da manutenzioni e verifiche mai fatte ma registrate su carta.
La capogruppo regionale Alice Salvatore (M5S) cerca delle soluzioni immediate. “Non c’è più da scherzare o da fare scarica barile”, ha detto commentando la chiusura della A26.
Un’alternativa secondo Salvatore sarebbe l’incremento dei treni e il minimo che dovrebbero fare i concessionari autostradali è sospendere il pagamento del pedaggio in Liguria.