Corruzione, blitz della Guardia di Finanza: arrestato il sindaco di Favignana Giuseppe Pagoto (area Pd)

Blitz della Guardia di Finanza stamane a Favignana, dove a undici persone sono state notificate misure cautelari dai militari del comando provinciale di Trapani nell’ambito di un’indagine della procura trapanese sulla gestione del Comune e del sistema di approvvigionamento idrico.
Tra gli arrestati c’è anche il sindaco del Comune siciliano, Giuseppe Pagoto (area Pd), accusato di corruzione, falso e turbativa d’asta. Il primo cittadino si trova ora ai domiciliari, così come il comandante della polizia municipale e l’ex vicesindaco, oltre che il dipendente di una compagnia di navigazione con sede a Napoli.
«In totale,» – si legge su Sky Tg 24 – «sono 24 gli indagati dai pm di Trapani (il procuratore aggiunto Maurizio Agnello e i sostituti procuratori Matteo Delpini e Rossana Penna). Oltre ai quattro arresti domiciliari, tre persone sono sottoposte al divieto di dimora, una all’obbligo di dimora e tre sono stati interdetti dall’esercizio di un pubblico ufficio. Durante le indagini, i finanzieri hanno “accertato un accordo corruttivo” tra il sindaco, il vice sindaco pro tempore e un assessore del Comune di Favignana, con i responsabili e i dipendenti di due società che avevano ottenuto dal Ministero della Difesa la gestione della fornitura di acqua potabile, attraverso navi cisterna, nelle isole minori. È stato quantificato un danno erariale per circa 2 milioni di euro».
La testata locale “Itaca Notizie” riporta che le «indagini sono state compiute dalla Tenenza di Favignana che, nel settembre 2017, era stata delegata dalla Procura della Repubblica di Trapani ad approfondire il contenuto di uno scritto anonimo in cui veniva segnalata una non trasparente gestione del Comune di Favignana nonché diversi presunti abusi d’ufficio commessi dal Sindaco e da altri
amministratori e funzionari pubblici di quell’ente».