Conte: «Nel prossimo decreto legge introdurremo un meccanismo semplificato di erogazione della Cassa Integrazione»

«Il governo vuole vincere la sfida della semplificazione amministrativa e della riduzione degli adempimenti burocratici. Per questo, già nel prossimo decreto-legge di sostegno all’economia, introdurremo un meccanismo semplificato di erogazione della Cassa Integrazione Guadagni in deroga, fondamentale per ampie categorie di lavoratori».
Così il premier Giuseppe Conte, intervistato da Euroactiv Italia.
«Siamo al lavoro su un pacchetto di interventi coraggiosi, per ridurre i tempi di realizzazione delle opere pubbliche, soprattutto quelle infrastrutturali, e dare un taglio netto alla burocrazia. È il primo passo di un processo riformatore ampio, che richiederà del tempo. Anche per questo stiamo ragionando, quanto meno per un campione specifico di opere, di ricorrere a iter autorizzativi semplificati, senza che questo faccia venir meno i controlli più rigorosi», ha fatto sapere Conte.
Quanto all’accordo raggiunto ieri dall’Eurogruppo sul Mes, il premier ha spiegato che sul Recovery Fund «attendiamo la proposta che la Commissione europea metterà sul tavolo tra qualche giorno. Probabilmente i fondi saranno a regime e gestiti all’interno del budget europeo, ma la posizione italiana è chiara: il programma deve essere ambizioso in termini di risorse raccolte sui mercati, deve finanziare primariamente i settori e i paesi più colpiti dalla pandemia, deve prevedere la disponibilità anticipata rispetto al gennaio 2021 di parte dei fondi. Su tali aspetti la posizione italiana coincide con quella di numerosi altri Stati membri».
«I finanziamenti devono essere fatti a lungo termine per permettere di distribuire nel tempo il peso dello sforzo fiscale eccezionale ma temporaneo sopportato ora dagli Stati membri; le risorse devono essere date primariamente agli stati più colpiti e devono prevedere una quota ben significativa di «grants», pur non volendo escludere prestiti; gli Stati dovranno avere il compito di allocarli all’interno di un chiaro quadro di regole comuni», ha aggiunto Conte.