Conte: «Ho sentito dire in continuazione: ‘il governo cade’. Ma come si vede e si vedrà, non è così»

«Non mi pare di essere accerchiato più di quanto lo fossi nella prima fase. In tutti questi mesi ho sentito dire in continuazione: Conte cade, Conte cade. Fa parte del gioco, ho imparato a non meravigliarmi. Ma come si vede e si vedrà, non è così».
Così il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, intervistato da Massimo Franco per “Il Corriere della Sera”.
«La verità è che quando si arriva alla sostanza delle cose, asciugandole dalle polemiche, ci si rende conto che questa maggioranza è composta da partiti responsabili, che capiscono bene quali siano le priorità del Paese. Il clima è migliore di quello che sembra. E anche alcune perplessità del Pd sono rientrate», ha spiegato Conte.
Quanto alle voci secondo le quali il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri sarebbe rimasto male perché sentito scavalcato per le iniziative del premier sull’economia, Conte ha detto: «Come premier non scavalco nessuno».
«E Gualtieri ha sempre condiviso tutto con me e insieme a me». Dunque, Conte, è convinto che vada fatta, e presto. Di più: sostiene di averla in testa da tempo, dai giorni in cui in Italia «contavamo ogni giorno il numero dei contagi e dei morti, angosciati,» ha aggiunto Conte.
«Non possiamo ritardare il confronto con imprenditori, sindacati, categorie. L’urgenza non nasce da un mio capriccio ma dalla realtà che preme. Bisogna muoversi da subito. Sento dire che occorre farlo con calma. Ma quale calma? Ci prendiamo qualche giorno per coinvolgere appieno le forze di maggioranza, e lo facciamo. Poi chiamiamolo patto, chiamiamolo confronto. Ma non va rimandato», ha affermato ancora Conte.