Bonafede in aula: «La lotta al malaffare ha sempre animato e animerà la mia attività politica»

“In questi due anni, da ministro della Giustizia, ho portato avanti leggi che hanno riscosso apprezzamenti e critiche. C’è un punto evidente a tutti, la ferma determinazione con cui quelle leggi combattono il malaffare. La lotta al malaffare ha sempre animato e animerà la mia attività politica”.
Così il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, parlando durante il suo intervento in Senato.
“In queste ultime tre settimane, fuori da qui si è sviluppato un dibattito gravemente viziato da allusioni e illazioni; per rispetto delle istituzioni, piuttosto che alimentare le polemiche ho condiviso, fin dall’inizio, l’esigenza del Parlamento di un confronto che si è già sviluppato, al Senato, con quattro interrogazioni a risposta immediata, e alla Camera, con due interrogazioni a risposta immediata, un’audizione in commissione giustizia e un’informativa urgente in aula”, ha detto. “Quando si giura sulla Costituzione come ministro della Repubblica, si decide di essere, in tutto e per tutto, uomo delle istituzioni”, ha aggiunto Bonafede.
Sulla riforma del processo penale e del Csm il “confronto nella maggioranza sarà costante approfondito e improntato a leale collaborazione”, ha assicurato il ministro Bonafede al Senato. “Le misure concrete adottate durante l’emergenza – ha ggiunto – sono il frutto del lavoro di squadra di tutto il governo che ha deciso di considerare la giustizia una vera priorità”.
Renzi: «Voteremo contro le mozioni di sfiducia»
“Voteremo contro le mozioni di sfiducia, ma riconosciamo al centrodestra e Emma Bonino di aver posto dei temi veri. La sua mozione non era strumentale”. Lo ha detto nell’Aula del Senato Matteo Renzi (Iv) in dichiarazione di voto sulla sfiducia al ministro Bonafede. “Non si fa politica pensando alla legge del taglione: certe sue espressioni sul giustizialismo ci hanno fatto male. Disse ‘se c’è un sospetto anche chi è pulito si dimetta’. No, bisogna rifiutare la cultura del sospetto, definita da Falcone l’anticamera del komeinismo”. “Non ci interessa un sottosegretario ma sbloccare i cantieri. Quando portiamo delle idee non stiamo cercando visibilità”, ha concluso.