Baldino (M5S): «Salvini contro i Vigili del Fuoco, ma noi non molliamo e riproporremo la norma al primo provvedimento utile»

«Avevamo promesso ai Vigili del fuoco che dal mese di luglio avrebbero avuto una busta paga più pesante.
Avevamo promesso che il loro stipendio fosse equiparato a quello delle altre forze dell’ordine. Ci sembrava, e ci sembra ancora, che sia dovuto a questo grande Corpo che rende ogni giorno un servizio fondamentale alla nostra nazione».
Lo ha scritto su Facebook la deputata del Movimento 5 Stelle, Vittoria Baldino.
«L’ultimo passaggio obbligatorio affinché ciò diventasse realtà (sono stati già stanziati 165 mln in legge di Bilancio) era la revisione delle tabelle degli stipendi.
Quindi abbiamo presentato in Commissione Bilancio un emendamento proprio finalizzato ad armonizzare gli stipendi dei Vigili del fuoco.
Ebbene, incredibilmente la Lega si è opposta prima nella persona del presidente della commissione Bilancio Borghi che per ben due volte ha dichiarato l’emendamento inammissibile, poi del capogruppo Garavaglia che, quando tutti i capigruppo erano a favore della ammissione (per la quale era necessaria l’unanimità dei capigruppo) ha RITIRATO LA SUA FIRMA, impedendo di fatto che fosse messo al voto e che fosse quindi approvato», ha spiegato l’esponente pentastellata.
«Siamo molto arrabbiati e dobbiamo farci sentire! Questo è quello che succede quotidianamente in Parlamento e nelle Commissioni: al partito di Salvini interessa solo fare propaganda anche ai danni dei Vigili del Fuoco di cui lo stesso Salvini ha avuto il coraggio di indossarne la divisa. Diffidate da chi si riempie la bocca celebrandoli come eroi e poi alla prima occasione gli volta le spalle. Eccoli: sono quelli della Lega! Noi siamo schifati, ma non molliamo e riproporremo la norma al primo provvedimento utile!» ha concluso.
Crimi: «La Lega ha ritirato la propria firma rendendo inammissibile l’emendamento per l’adeguamento stipendiale dei Vigili del Fuoco»
«Ricordate i 165 milioni di euro che avevamo stanziato con l’ultima Legge di Bilancio per l’adeguamento stipendiale e previdenziale dei Vigili del Fuoco? Bene. Un emendamento al decreto Rilancio, in discussione alla Camera, ne avrebbe consentito la distribuzione. Il testo poteva essere ammissibile solo con la firma di tutti i gruppi politici. Ma ieri la Lega ha ritirato la propria, di firma, rendendolo di fatto inammissibile. Quindi se i Vigili del Fuoco non avranno subito quelle risorse -che gli permetterebbero di essere finalmente equiparati alle Forze dell’Ordine a ordinamento civile- sappiamo di chi è la responsabilità. Davanti alle telecamere li chiamano ‘eroi’ e indossano le loro divise, poi quando c’è da concretizzare scappano via. E pensare che proprio ieri gli Allievi dell’87° Corso prestavano giuramento prima di prendere servizio nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco».
Così su Facebook il capo politico del Movimento 5 Stelle, Vito Crimi.
«Finisce qui? No, assolutamente. Non molliamo, inseriremo la norma nel primo provvedimento utile», ha assicurato Crimi.
«Sulle risorse da destinare ai Vigili del Fuoco c’è una forte volontà del Governo e piena intesa tra le forze di maggioranza. Ce ne siamo fatti carico e porteremo a termine la questione», ha concluso il leader 5Stelle.
Sibilia: «La Lega ha ritirato la firma per l’aumento degli stipendi dei Vigili del Fuoco»
La Lega ha ritirato la firma per l’aumento degli stipendi dei Vigili del Fuoco.
Lo ha denunciato su Facebook il sottosegretario agli Interni del M5S, Carlo Sibilia.
«La Lega anche stavolta l’ha buttata in politica, e a pagarne le conseguenze sono i Vigili del Fuoco. Sulla pelle di questi ultimi, in V Commissione si è consumato l’epilogo di una battaglia fine a sé stessa, senza vergogna», ha spiegato Sibilia.
«Tutti eravamo trasversalmente d’accordo per assegnare finalmente le risorse già previste in Finanziaria per l’adeguamento stipendiale del Corpo ma i deputati della Lega hanno ritirato la firma, determinando la bocciatura dell’emendamento che prevedeva già a luglio l’incremento degli stipendi dei Vigili del Fuoco», ha scritto ancora sul social network l’esponente 5Stelle.
Si tratta – ha concluso – di «una gravissima responsabilità che non trova ragioni se non quella di remare contro gli interessi del nostro corpo dedito alle emergenze: tutti siamo poi bravi a riempirci la bocca sul loro eroismo sulla loro competenza e professionalità, salvo poi scappare dalle responsabilità nel momento della decisione».