Autostrade, lo sfogo di Benetton: «Ci stanno trattando peggio di una cameriera». Bugani: «Dichiarazione disgustosa»

«Volevano l’esproprio fin dal primo momento. Non mi sorprendono gli interessati attacchi politici di persone senza qualità. Mi indigna la sistematica opera di demonizzazione del nome della nostra famiglia, promossa dai vertici dello Stato. Mai mi sarei aspettato certi termini e certi toni pubblici dal premier Conte e da alcuni suoi ministri. Ci stanno trattando peggio di una cameriera. Chi caccia una domestica da casa è obbligato a darle quindici giorni di preavviso. A noi, che per mezzo secolo abbiamo contribuito al boom economico dell’Italia, intimano di cedere i nostri beni entro una settimana. Non possiamo accettare di essere trattati come ladri, dopo aver distribuito tanta ricchezza e tanta cultura, non solo economica».
Nessuno, in casa Benetton, nega oggi «i molti errori compiuti, a partire dalla fiducia totale riconosciuta ai manager scelti da Gilberto per permettere alla famiglia di fare solo l’azionista». La «grande prostrazione» deriva però dai «troppi opportunismi» delle ultime ore, dopo che “nessuno aveva più nulla in contrario a scendere in minoranza in Atlantia e in Aspi», si legge ancora su “Repubblica”.
Questo lo sfogo di Luciano Benetton, dopo l’accordo con il governo Conte sull’affaire Autostrade, secondo quanto riportato oggi da “Repubblica”.
«Leggendo una dichiarazione come questa posso solo immaginare come trattino le cameriere e quanto poco rispetto abbiano in quella famiglia per le persone che fanno lavori “umili” con grande dignità e tanti sacrifici.
È davvero una dichiarazione disgustosa da mille punti di vista che però finisce per assegnare a Giuseppe Conte la medaglia definitiva e un grande riconoscimento in questa vicenda: ha vinto lui», ha commentato su Facebook l’esponente del Movimento 5 Stelle Massimo Bugani.