Il Governo ha approvato le farine di insetti, a breve le troveremo nei supermercati. Vediamo in quali prodotti verranno utilizzati.
La farina di insetti potrà essere venduta e utilizzata anche qui in Italia, il Governo ha dato la sua approvazione; la notizia scombussola tutti. Certo l’idea di mangiare cibi preparati con farina di insetti non è che ci faccia urlare di gioia ma dobbiamo anche essere pragmatici e soprattutto farci un esame di coscienza. Le risorse alimentari non basteranno più per tutti gli umani, abbiamo distrutto un pianeta dal punto di vista ambientale e queste sono le conseguenze quindi bisogna cercare fonti alternative di nutrimento.
In qualche modo l’umanità deve nutrirsi e se per farlo c’è bisogno degli insetti o della carne sintetica ben vengano, ne va dell’estinzione del genere umano. Bisogna anche dire che non dovremmo poi provare questo ribrezzo visto che nel nostro paese si mangiano delle cose altrettanto orribili come la trippa o il cervello degli animali, per non parlare delle rane fritte o delle lumache. Insomma forse faremo meglio ad informarci e provarle queste farine, magari ci piaceranno.
Scopriamo insieme che tipo di insetti vengono usati per queste farine e in quali prodotti vengono utilizzate.
Il Governo ha fatto pubblicare in Gazzetta Ufficiale i decreti che autorizzano il commercio di prodotti realizzati con farina di insetti. Nell’UE non sono mai stati utilizzati ma ci sono molti paesi che usano gli insetti come cibo, bisogna conoscere e provare per giudicare. Intanto il Governo ha stabilito che le farine suddette da cui nasceranno altri prodotti possono contenere questi specifici insetti: grillo, in polvere, congelato, essiccato e in polvere; larva gialla delle farine, anche questa essiccata, congelata o in polvere quindi la locusta migratoria sempre essiccata, congelata o in polvere e anche la larva del verme della farina minore congelata o in pasta, essiccata o in polvere.
I decreti pubblicati specificano che non ci sono limiti all’utilizzo ma impongono diciture chiare sulle etichette: il consumatore deve sapere esattamente quale tipo di insetto vi è all’interno. Tutti saremo un po’ scioccati a vederli nei supermercati ma poi sono certa che avremo la curiosità di provarli; anche perché noi già consumiamo alimenti e bevande che hanno a che fare con gli insetti: la cocciniglia per esempio è uno dei più usati.
E’ un insetto bianco che rilascia una sostanza rossa che noi usiamo come colorante naturale per esempio nelle patatine o nella produzione di un liquore, l’Alchermes che usiamo nei dolci per non parlare delle caramelle, yogurt, succhi di frutta e bitter. Insomma ne assumiamo di cocciniglia, perché dovremmo spaventarci per la farina di grilli?