Cosa è accaduto per una enorme fetta di acquisti online? I consumatori sono sbigottiti: ecco quello che non si aspettavano.
Gli acquisti online sono diventati un aspetto fondamentale nella vita di tutti i giorni. Che si tratti di qualsiasi segmento di mercato, dall’abbigliamento ai prodotti per la cura personale, a prodotti per la casa, sono sempre di più le persone che preferiscono acquistare online anziché recarsi fisicamente presso un negozio di vendita. I vantaggi ovviamente sono enormi. La possibilità di scegliere da un catalogo con tutta tranquillità, e avere il prodotto comodamente a casa propria è diventato qualcosa di impagabile.
E in particolare a ridosso delle festività, come il Natale e l’Epifania, il numero di acquisti online è schizzato alle stelle. Ma ecco che arriva una spiacevole notizia per tantissimi consumatori che li ha lasciati davvero di sasso, ed è un tema che inizia a prendere davvero il largo. Ecco cosa sta succedendo.
Cosa sta succedendo agli acquisti online?
Acquistare con un click dal pc o tramite lo smartphone è davvero una comodità impareggiabile. Gli acquisti online sono diventati parte delle nostre spese, e in particolare durante la pandemia, con la forzatura di stare nelle nostre case, hanno preso ancora di più il largo, cavalcando ancora quella scia. Ma ecco che all’orizzonte per i consumatori ci sono degli spettri che non si aspettavano minimamente.
Quando si acquista un prodotto online, in particolare quando si tratta di un regalo per una persona, c’è il rischio che quel prodotto non vada bene, o magari che sia difettoso, e pertanto si chiede la procedura di reso. C’è anche chi, a onor del vero, acquista dei prodotti per un periodo limitato e dopo averli utilizzato, approfitta dei tempi di reso per poterlo restituire. Ma ecco che il reso inizia a non diventare più gratuito ma a pagamento.
Perché si sta verificando questo aspetto?
Ci sono diversi motivi per il quale i resi per gli acquisti online stanno diventando a pagamento. Uno dei motivi principali è dato dal fatto che per molte aziende stanno diventando davvero tanti, e iniziano a diventare un peso a bilancio difficile da sostenere. Per cui, in caso di restituzione, viene applicata una tariffa. Il reso, quindi, potrebbe essere a carico dell’acquirente e già molte aziende stanno optando per questa soluzione.
Una seconda motivazione è data dall’impatto ambientale. Un enorme traffico di merce e di corrieri e movimentazione di materiali e di imballaggi, sta gravando pesantemente sull’impatto ecologico. Questo lascia presagire che saranno davvero tantissime le aziende che non concederanno più resi gratuiti, ma applicheranno delle tariffe per la restituzione dei prodotti.