Dopo tante classifiche che eleggono il “migliore dell’anno”, eccone una che invece vuole scovare le peggiori dichiarazioni pubblicate su X.
Verso la fine dell’anno, si assiste a un fenomeno affascinante e onnipresente: la proliferazione di classifiche e liste di “migliori del anno”. Questo fenomeno abbraccia un’ampia varietà di settori: le istituzioni pubblicano classifiche che spesso riguardano temi di grande importanza sociale e politica, i giornali e i siti web mostrano quali sono stati gli argomenti più interessanti dell’anno, mentre i singoli individui fanno un bilancio dei loro progressi personali.
Un altro tipo di classifiche sono invece quelle dei “peggiori dell’anno”. Si tratta spesso di competizioni informali, visto che nessuno si prenderebbe la responsabilità di affibbiare a qualcosa un titolo così infausto. Molte persone, però, trovano questo tipo di classifiche molto più interessanti. Una di quelle che da qualche anno riscuote grande successo è quella di Twitter, che da quest’anno si chiamerà “La classifica del peggior tweet di X”, visto il cambio di nome della piattaforma.
Una delle classifiche più bizzarre al mondo, che però rispecchia fortemente lo stato della nostra società
La competizione per il “Peggior Tweet” di X va avanti già da qualche anno e non viene organizzata dai vertici della piattaforma (che anzi, potrebbero partecipare a buon diritto viste le ultime dichiarazioni di Elon Musk), ma da un utente comune: Jeremiah Johnson. Si tratta di un giovane blogger abbastanza popolare negli Stati Uniti e anche nel resto del mondo, grazie al suo blog “Infinite Scroll”, dove pubblica articoli di commento e critica sulla ultime tendenze sui social network.
“Dopo un lungo anno, è finalmente arrivato il momento. Annuncio il Torneo dei Peggiori Tweet del 2023! Ho trascorso l’intero anno raccogliendo centinaia di tweet folli, opinioni orribili e i discorsi più assurdi di questo sito. Solo 64 sono stati scelti. Ora è il momento di incoronare un campione“. Con queste parole, Johnson ha dato il via alla competizione per il “Peggior Tweet 2023”, in cui una serie di dichiarazioni alquanto discutibili si sfidano l’una contro l’altra in diversi gironi di eliminazione.
Tra i partecipanti al contest ci sono persone che hanno condiviso pensieri complottisti, razzisti, omofobi e, nel migliore dei casi, semplicemente assurdi. C’è chi dice che Martin Luther King potrebbe essere un grande amico di Donald Trump, chi deride persone in sovrappeso con battute di dubbio gusto, chi propone di combattere le guerre nel metaverso e, infine, c’è addirittura chi se la prende con i ciclisti, teorizzando un complotto internazionale per far prevalere le bici sulle macchine.
Insomma, leggendo i tweet che partecipano al concorso ci sarebbe sicuramente da divertirsi, se non si pensa che la maggior parte delle persone ha pubblicato quelle dichiarazioni credendoci fermamente. C’è da dire, però, che quasi tutti i post presi in considerazione sono in lingua inglese e, quindi, non sono necessariamente un campione rappresentativo delle opinioni che pervadono il social network.