La tipologia di caldaia che abbiamo in casa influisce in maniera significativa sul consumo di gas: quanto consuma una caldaia e come possiamo risparmiare?
Disporre di un riscaldamento autonomo nella maggior parte dei casi permette di risparmiare molto sulle bollette, soprattutto se viviamo in un appartamento che rimane vuoto per la maggior parte della giornata o abbiamo esigenze particolari come quella di tenere accesi i termosifoni in piena notte.
Ovviamente però i consumi di una caldaia autonoma variano a seconda del tipo di caldaia: utilizzare un modello obsoleto e poco efficiente innalzerà sicuramente i consumi di gas, costringendoci quindi a pagare di più per riscaldare una casa che, con una caldaia più efficiente, potrebbe essere riscaldata utilizzando molto meno gas.
Tra le caldaie di nuova generazione più efficienti in assoluto ci sono le caldaie a condensazione, in grado di utilizzare anche l’energia sprigionata dai fumi generati dalla combustione del gas. Nelle caldaie di vecchia generazione questi fumi andavano semplicemente dispersi nell’ambiente e con essi una grossa quantità di energia, energia che invece le caldaie a condensazione sono in grado di sfruttare a nostro vantaggio.
Facendo una media, una caldaia può consumare dai 2 ai 12 Kw/h, quindi il consumo di gas può variare da 0.2 a 1,5 metri cubi all’ora. Sempre in media, considerando di tenere la caldaia accesa per otto ore al giorno durante l’inverno, si arriva a una media di 85 Euro al mese, quindi di circa 1.000 Euro l’anno.
Come ridurre i consumi della caldaia?
A prescindere dai consumi medi, sui quali non possiamo agire direttamente perché dipendono dalla struttura e dalla tecnologia di base della caldaia in questione, ci sono diverse accortezze che è possibile mettere in pratica allo scopo di limitare gli sprechi e abbassare la bolletta del gas anche in maniera notevole.
In prima battuta è necessario procedere regolarmente alla manutenzione e alla pulizia della caldaia affidandosi a tecnici specializzati. In questo modo la caldaia si manterrà sempre al massimo della propria efficienza e soprattutto durerà più a lungo.
In secondo luogo bisognerà regolare la temperatura dei singoli termosifoni della casain maniera studiata e intelligente. La regola di base è che negli ambienti di passaggio come entrata e corridoi la temperatura andrà tenuta più bassa, mentre potrà essere alzata ma non troppo nelle stanze che vengono utilizzate per più tempo.
Nelle stanze in cui si staziona davvero poco il consiglio è di chiudere completamente i termosifoni per riaccenderli soltanto nel momento in cui serviranno. Infine la temperatura ideale da tenere in casa è di massimo 19°: una temperatura più alta è dannosa per la nostra salute, rallenta il metabolismo e aiuta la prolificazione di germi nell’ambiente domestico.