Concorso Docenti, cosa succede per chi ha conseguito i 24CFU? Ecco cosa devi assolutamente sapere

Il bando per il nuovo concorso scuola rimarrà aperto ancora per qualche settimana, ma non a tutti sono chiari i requisiti per l’accesso.

Nelle ultime settimane sono arrivate ottime notizie per tutti gli aspiranti insegnanti d’Italia: il governo ha pubblicato il bando per il nuovo concorso docenti, che con tutte le probabilità si terrà nel 2024. Si tratta di una grande occasione per tutte le persone che non hanno avuto modo di partecipare alle procedure di selezione dello scorso anno e soprattutto per chi ha acquisito i famosi 24 CFU, che al momento rappresentano un requisito d’accesso ma che potrebbero ben presto non esserlo più.

Come si partecipa al concorso scuola 2024
È stato pubblicato il bando per il Concorso Scuola 2024 – (Notiziapolitica.it)

Al momento, i laureati in possesso dei 24CFU nelle materie socio-psico-pedagogiche possono iscriversi nelle graduatorie provinciali, attraverso le quali possono ricevere incarichi di supplenze più o meno lunghe. Questi crediti, acquisiti dalla maggior parte degli insegnanti pagando profumatamente le università che li rilasciavano, non avranno però validità eterna: si presume che ben presto verranno annunciate altre modalità di accesso all’insegnamento. Il concorso del prossimo anno, quindi, potrebbe essere l’ultima occasione per non vedere quei 24 CFU, i soldi e il tempo spesi per prenderli, sfumare nel nulla.

Concorso scuola 2024, un’occasione a metà

Le iscrizioni al nuovo concorso scuola sono partite il 14 dicembre e rimarranno aperte fino al 9 gennaio 2024. Possono essere ammessi tutti i candidati che fino a oggi abbiano svolto almeno 3 anni scolastici di servizio nelle scuole statali oppure i candidati che abbiano già conseguito i 24 CFU previsti come requisito dall’ordinamento previgente, entro il 31 ottobre 2022.

Chi ha i 24 cfu può partecipare al concorso scuola
Gli aspiranti insegnanti in possesso dei 24CFU possono partecipare al concorso – (Notiziapolitica.it)

Gli aspiranti che appartengono a questa seconda categoria, però, hanno un percorso particolarmente travagliato davanti a sé: chi riuscirà a passare le prove del concorso dovrà infatti integrare i 24 CFU con un altro percorso da 36 CFU, da concludere tassativamente entro il 28 febbraio 2024. In questo modo potranno accedere a un secondo bando, che si presume uscirà nei mesi successivi e che avvierà i nuovi percorsi abilitanti. Percorsi, si intende, che saranno a pagamento proprio come lo erano stati quelli dei 24 CFU.

La notizia ha ovviamente destato non poco scalpore, visto che questi candidati sono già in possesso di due lauree, un percorso da 24 CFU pagato profumatamente e, in molti casi, anche diverse esperienze nella scuola. E la cosa peggiore è che c’è chi si trova in una situazione ancora peggiore: i candidati che sono risultati idonei nei concorsi del 2020.

Questi insegnanti, che hanno già superato con successo le prove di selezione ma a cui non è stata assegnata una cattedra, si trovano oggi nelle graduatorie di merito ma dovranno ripetere tutte le prove del concorso se non vogliono essere superati dai nuovi idonei, ai quali verrà data la priorità. In sostanza, dovranno dimostrare nuovamente le loro capacità nelle stesse identiche prove dell’anno scorso pagando di nuovo, ovviamente.

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