È proprio questo che fa arrivare la muffa: l’errore che tutti fanno in inverno

C’è un errore che facciamo tutti nel periodo invernale e che porta alla creazione della muffa sulle mura di casa. Ecco come evitarlo.

La muffa si forma per delle ragioni ben precise. A favorire la crescita di questo parassita sono fattori come l’umidità e il riscaldamento. Ma c’è anche un errore che in inverno, chi più chi meno, facciamo tutti e crea le condizioni ideali per la formazione della muffa.

Muffa qual è l'errore che commettiamo tutti
Muffa sulle pareti di casa, qual è l’errore che facciamo tutti – (Notiziapolitica.it)

Oggi viviamo in case sicuramente meglio isolate di un tempo, magari col “cappotto” e il riscaldamento centralizzato. Indubbi vantaggi che ci permettono, tra le altre cose, di risparmiare sul costo del riscaldamento. Un grande sollievo per le nostre tasche. Però c’è un però: il classico rovescio della medaglia. Scopriamo di cosa si tratta.

Come detto la muffa prospera grazie a fattori come l’umidità. Questa si forma, accumulandosi nelle stanze, quando ad esempio facciamo la doccia o il bucato, così come quando respiriamo. L’isolamento e la coibentazione termica presentano appunto questo “effetto collaterale”: fanno rimanere l’umidità in casa.

Perché si forma la muffa sulle pareti di casa

Tutto dipende dall’umidità relativa dell’aria, a sua volta collegata alla temperatura ambiente. Più l’aria è fresca, minore è l’umidità che può assorbire. Umidità costante e temperatura calante fanno aumentare l’umidità relativa dell’aria, fino a quando l’aria ambiente non riesce più a “mantenere” la quantità di umidità. Di conseguenza si va a creare condensazione sulle mura fredde della casa.

Muffa attenzione all'errore che la fa formare
La muffa è anche una minaccia per la nostra salute – (Notiziapolitica.it)

Il problema è rappresentato anche dai troppi sbalzi di temperatura. Ottimale sarebbe avere in casa un riscaldamento costante e una temperatura ambiente stabile. Infatti gli sbalzi eccessivi producono troppa umidità. In altre parole creano le condizioni ideali per la formazione della muffa. Mantenere una temperatura costante intorno ai 19-20 gradi è meno costoso che spegnere e riaccendere continuamente il riscaldamento e riduce il rischio che si formi la muffa.

Teniamo anche conto che pure riscaldare troppo rischia di favorire la muffa. Più fa caldo, infatti, più l’aria assorbe umidità. Se all’improvviso scendesse la temperatura, l’aria non tratterrebbe più l’umidità, che andrebbe di conseguenza a bagnare le pareti.

Muffa, l’errore che facciamo tutti

Ma c’è un altro fattore decisivo, spesso trascurato, all’origine della muffa: un arieggiamento sbagliato. Sì, perché anche l’areazione gioca la sua parte nell’umidità dell’aria. È un errore che in qualche maniera facciamo tutti. Arieggiare le stanze serve al cambiamento d’aria, lo sappiamo. In questo modo l’aria fresca viene a “dare il cambio” all’aria vecchia. Una staffetta che conosciamo tutti.

L’errore è quello di pensare che più “aria nuova” entra, meglio è. Ma bisogna stare attenti: soprattutto in inverno arieggiare in maniera esagerata porta a raffreddare troppo le stanze. Il punto è che così facendo si innesca il solito circolo che porta alla formazione della muffa.

Quando arieggiamo, l’aria umida lascia posto a quella fresca e viene trasportata fuori. C’è però il rischio che l’aria fresca raffreddi eccessivamente mobili e muri riducendo così la capacità ricettiva dell’aria. Come conseguenza abbiamo la condensazione. In inverno meglio dunque non lasciare le finestre aperte troppo a lungo. Piuttosto apriamole poco ma in maniera intensiva, ovvero apriamo completamente tutte le finestre ma per poco tempo. Arieggiamento breve e riscaldamento regolare (19-20°) eviteranno la condensazione dell’umidità dell’aria sui muri.

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