Assegno d’inclusione: quanto spetta agli italiani a partire da gennaio, cifre molto interessanti

È arrivato l’assegno di inclusione, un sostegno che potrà essere ottenuto da gennaio. Ma di che cifre si tratta?

A partire da lunedì 18 dicembre sarà possibile presentare le domande per ottenere l’assegno di inclusione, ossia il celebre ADI, il quale giunge a seguito dell’inizio del supporto formazione e lavoro avuto inizio a partire dal primo settembre.

In cosa consiste l'assegno di inclusine dal 18 dicembre
Assegno di inclusione- (Notiziapolitica.it)

Quindi l’assegno di inclusione parte prima della data stabilita del primo gennaio del 2024, giorno in cui entrerà in vigore la nuova misura di sostegno economico di inclusione sociale che ha stabilito il governo Meloni. Attraverso questa mossa, l’esecutivo è andato ad anticipare il pagamento delle agevolazioni che potrà essere ottenuto già dalla fine del mese di gennaio.

Assegno di inclusione, tutte le informazioni necessarie

Palazzo Chigi ha spiegato quindi che tutte le misure presenti nell’ADI sono un vero e proprio passaggio verso un welfare passivo ad uno attivo e generativo in cui non si va soltanto a dare un sostegno economico ma si cerca di centrare i bisogni individuali e a dare così tutti gli strumenti utili per inserirsi nel mondo del lavoro.

In cosa consiste l'assegno di inclusine dal 18 dicembre
A chi spetta l’assegno di inclusione- (Notiziapolitica.it)

L’assegno di inclusione quindi viene dato a tutti quei nuclei familiari al cui interno vi sono le seguenti condizioni:

  • presenza di un minorenne;
  • presenza di un over 60;
  • presenza di un soggetto con disabilità;
  • ISEE che non va oltre i 9630 euro; patrimonio immobiliare che non va oltre i €30.000;
  • patrimonio mobiliare in cui nei nuclei composti da una sola persona non va oltre i €6000;
  • patrimonio mobiliare che per i nuclei formati da due persone non va oltre gli €8000;
  • patrimonio immobiliare che per i nuclei formati da tre o più persone non va oltre i €10.000;
  • essere cittadini europei ed avere il diritto di soggiorno o il diritto di soggiorno permanente;
  • essere residenti in Italia da almeno 5 anni di cui due consecutivi;
  • non avere nessuna misura cautelare personale;
  • non aver avuto sentenze definitive di condanna durante gli ultimi 10 anni.

Ma qual è la cifra che interessa coloro che potranno percepire assegno di inclusione? Per capire perfettamente l’importo si utilizza una scala di equivalenza in cui si tiene presente del numero dei componenti, l’età dei minori e la presenza di componenti con disabilità oppure non autosufficienti.

La cifra massima per l’ADI è pari a 6.000 euro, somma che può essere innalzata a 7.560 euro basandosi sulle necessità abitative del nucleo familiare nonché sulla composizione. Tale aiuto può essere rinnovato per altri 12 mesi a seguito di un mese di sospensione.

Quindi l’ADI prevede due quote differenti ossia:

  • una quota A ossia un’integrazione al reddito familiare con un importo fino a €6000 all’anno oppure fino a €7560 all’anno nel caso in cui nella famiglia vi sono persone superiori a 67 anni o con condizioni di disabilità;
  • quota B ossia l’integrazione al reddito di nuclei familiari che risiedono in case in affitto e con contratto regolarmente registrato e quindi un importo fino a 3.360 euro oppure fino al 1800 euro in casi in cui in famiglia vi sono soggetti con età uguale o superiore a 67 anni o soggetti con particolari condizioni di disabilità.

L’assegno di inclusione viene erogato tramite la carta di inclusione rilasciata da Poste italiane, una carta attraverso la quale è possibile fare acquisti operativi in contanti per un importo mensile non superiore a €100 per ogni singolo individuo, cifre che può essere poi moltiplicata per la scala di equivalenza.

Chi è interessato può decidere di fare domanda seguendo tre modalità differenti:

  • sul sito dell’Inps utilizzando il proprio SPID;
  • presso i patronati;
  • presso il CAF.

Chi sceglie di presentare domanda deve sottoscrivere anche il patto di Patto di attivazione digitale nel SIISL (Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa), a cui è possibile accedere on-line o tramite portale INPS. Per poter presentare una domanda bisogna essere in possesso di un ISEE in corso di validità.

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