Come fare se non si hanno i soldi per pagare una multa, non tutti sanno come procedere: la guida pratica da seguire passo passo.
Chiunque trasgredisca le regole contenute all’interno del Codice della Strada può andare incontro ad una serie di multe e sanzioni, alcune delle quali anche piuttosto elevate. Per esempio, chi guida senza essere in possesso della patente rischia di dover pagare fino a 50 mila euro.
In altri casi, invece, la sanzione prevede oltre al pagamento di un importo in denaro anche il decurtamento dei punti. Ma che cosa succede se non si hanno i soldi per pagare una multa? Forse non te lo sei mai chiesto prima d’ora, ma in questo caso specifico esiste un iter da seguire.
Multe: la procedura da seguire se non si hanno i soldi per pagare
Forse non te lo sei mai chiesto prima d’ora, ma sai che cosa succede se non si hanno i soldi per pagare una multa? La risposta è tutt’altro che scontata. Prima, però, di rispondere al quesito occorre capire che cosa succede in generale se non si paga una sanzione.
Ebbene, chi non rispetta tale obbligo va incontro ad una procedura che prende il nome di ‘riscossione esattoriale’ e che consta di più passaggi. Innanzitutto, l’amministrazione titolare del credito forma un documento detto ‘ruolo’ che riporta l’importo dovuto dal cittadino, la causale e la data.
Il ruolo, a questo punto, viene trasmesso all’Agenzia delle Entrate, mentre al debitore è già stato notificato tramite raccomandata a. r. o consegna a mano da parte dell’autorità competente. A questo punto è l’Agente per la riscossione che notifica al debitore un documento, noto come cartella esattoriale, che coincide con l’ultimo invito a pagare l’importo maggiorato dalle spese di notifica e dagli interessi.
Il debitore avrà quindi 60 giorni di tempo per procedere con il versamento. In caso di mancato pagamento si potranno verificare azioni cautelari (fermo auto o ipoteca sulla casa o altri immobili) o azioni esecutive (pignoramento). Differente è invece il discorso se non si paga la multa poiché non si ha il denaro per farlo. In simili circostanze l’Agente di riscossione proverà in prima istanza a verificare le suddette condizioni. In particolare, controllerà che non vi siano redditi pignorabili, come ad esempio stipendio o pensione.
Qualora il debitore sia completamente nullatenente il debito permane, ma è verosimile che l’azione forzata non venga mai intrapresa. Ciononostante, è possibile che di tanto in tanto l’esattore notifichi l’intimazione di pagamento.