Legge 104 e due anni di congedo retribuito: la nuova normativa

Il congedo straordinario è volto ad assistere la persona disabile per un massimo di due anni: la nuova normativa in merito.

Assistere una persona con gravi disabilità, talvolta, richiede un impegno importante, spesso incompatibile con il lavoro. Una persona con disabilità richiede infatti supervisione, cura, nonché di accompagnamento per le eventuali terapie e visite mediche di cui necessitano. Vi sono diverse misure a supporto dei lavoratori che hanno a carico persone con legge 104, che permettono di mantenere il lavoro pur dovendo assentarsi per un determinato periodo. Tra questi benefici vi è il congedo straordinario, ossia un permesso della durata massima di due anni in cui è possibile assentarsi dal lavoro pur mantenendo il contratto.

Congedo straordinario legge 104
Congedo straordinario legge 104: cos’è e come funziona – notiziapolitica.it

Questo congedo può essere riconosciuto a una sola persona, ad eccezione dei genitori del disabile. Un figlio non convivente può accedere al congedo solamente se gli altri componenti della famiglia sono impossibilitati e non convivono con il soggetto disabile. In questo modo, il figlio dovrà mettere la residenza della persona, così da dimostrare l’impegno diretto al familiare disabile. Tuttavia, vi sono alcuni dettagli da tenere in considerazione, tra cui la retribuzione e gli altri permessi.

Legge 104 e congedo straordinario: come funziona e compatibilità con permessi e retribuzione

Il congedo straordinario vede l’assistenza del lavoratore ad un soggetto disabile che necessita di asistenza costante. Il periodo di congedo in cui ci si assenta dal lavoro non viene retribuito dal datore di lavoro. Tuttavia, il disabile che ha un’invalidità civile riconosciuta al 100%, può richiedere l’assegno di accompagnamento pari a 6.347,28 euro, complessivi all’anno, per una quota mensile di 527,16 mensilità.

Legge 104: concedo straordinario e permessi retribuiti
Legge 104: concedo straordinario e permessi retribuiti – notiziapolitica.it

I lavoratori che dispongono di legge 104 per una persona a carico, inoltre, possono anche accedere ai permessi retribuiti che sono 3 giorni al mese. In questo caso, è possibile usufruirne anche se un altro componente della famiglia ha richiesto il congedo straordinario visto che con il decreto legislativo 105/2022, è stato eliminato il principio del “referente unico dell’assistenza” per i permessi della legge 104/1992. Questo permette a più lavoratori di beneficiare dei permessi per assistere lo stesso disabile grave.

Tuttavia, è bene sapere che non è possibile che un lavoratore che assiste il disabile prenda un giorno di permesso nelle stesse giornate in cui una persona ha il congedo straordinario. Facendo l’esempio dei genitori del disabile, lo stesso genitore non può utilizzare nello stesso giorno il congedo parentale e i permessi Legge 104, mentre può accadere che un genitore fruisca del congedo parentale e, contemporaneamente, l’altro utilizzi i permessi.

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