Gerry Scotti, l’annuncio che fa discutere. La decisione del noto conduttore ha scosso il web

Il conduttore Mediaset si è raccontato in un’intervista, tornando ancora una volta a parlare di un tema che sente moltissimo

Archiviate con successo le prime puntate del ‘reboot’ di Io Canto – intitolato Io canto Generation -, Gerry Scotti ha avuto modo in questi giorni di presentare la sua ultima fatica. È sbarcato sugli scaffali delle librerie Che cosa vi siete persi, edito da Rizzoli, tra le pagine la televisione fa capolino raramente nonostante abbia rappresentato una grossa fetta della sua esistenza.

Ricordate quando Gerry Scotti fu eletto in Parlamento? Riceve ancora il vitalizio
Nel 1987 Gerry Scotti fu eletto in Parlamento tra le fila del PSI, ancora oggi riceve il vitalizio per quei cinque anni da deputato – notiziapolitica.it (fonte foto ANSA)

Così come la politica, anche se in molti non lo ricordano in queste vesti. Eppure, c’è stato un momento in cui il conduttore è stato deputato tra le fila del Partito Socialista Italiano, era il 1987 quando a guidarlo c’era niente meno che Bettino Craxi.

Su quell’esperienza durata cinque anni ha ammesso parlando al Corriere della Sera: “L’ho vissuta male, se nella mia carriera sento di aver ricevuto molto perché ho dato molto, nella mia esperienza politica ho ricevuto poco perché ho dato poco”.

Gerry Scotti e quella ‘pensione’ da parlamentare: “Ho chiesto di rinunciare ai soldi”

Già nel 2014 Gerry Scotti aveva provato a farsi togliere il vitalizio da parlamentare ottenuto con l’elezione a deputato con il PSI nel 1987 – è stato in carica per cinque anni. All’epoca si scontrò contro un muro, gli dicono che i pagamenti non possono essere sospesi. La storia si ripete negli anni successivi, con il conduttore che ha chiesto praticamente a ogni Governo di poter rinunciare a quei soldi.

Gerry Scotti chiederà anche alla Meloni: "Non voglio il vitalizio"
Gerry Scotti tornerà presto all’attacco. Al Governo chiederà di rinunciare al vitalizio da parlamentare – notiziapolitica.it (fonte foto ANSA)

“Ricevo da diverso tempo ormai una pensione parlamentare di 1.016 euro, ho parlato con tre premier: a destra, al centro e a sinistra. Ci riproverò ancora una volta”, ha raccontato intervenendo a Un Giorno da Pecora su Rai Radio 1, ospite nello studio dei conduttori Geppi Cucciari e Giorgio Lauro. “L’ho chiesto a Silvio Berlusconi, a Matteo Renzi, forse anche a Giuseppe Conte. E ora magari vado anche da Giorgia Meloni”, ha spiegato.

Non ottenendo nessuna dagli esecutivi che si sono avvicendati a Palazzo Chigi, ha deciso di prendere in mano la situazione: “Ho seguito il consiglio di chi mi ha detto di ritirarli e dare 10mila euro l’anno in beneficenza“.

Impostazioni privacy