Venerdì quarta notte di violente proteste a Belgrado: assalto al Parlamento

Venerdì scorso ci sono state proteste violente per la quarta notte di fila notte a Belgrado, la capitale della Serbia, contro le misure restrittive decise dal governo serbo per contenere l’emergenza Covid.
La polizia è intervenuta con cariche e lacrimogeni. Sono almeno 19 le persone arrestate.
«I manifestanti hanno lanciato sassi, bottiglie e razzi contro la polizia che ha bloccato l’assalto al parlamento disperdendo la folla con i gas lacrimogeni. Secondo alcuni leader dell’opposizione la violenza è opera dei nazionalisti di estrema destra controllati dal governo, con l’obiettivo di screditare le proteste pacifiche. Accusa che il presidente Aleksandar Vucic respinge con forza da Parigi, dove ha partecipato al video-summit sul Kosovo organizzato da Emmanuel Macron e Angela Merkel», riporta Euronews.
In un’intervista televisiva Vucic ha dichiarato che si tratta «in larga parte di gente frustrata, legata a tycoon e a politici senza alcun programma, incapaci di ottenere credito nella popolazione. Gente che mette a rischio la salute propria e quella di migliaia di persone inscenando simili dimostrazioni di piazza nel pieno di una nuova ondata epidemica». «Prego le persone, per favore, manteniamo la nostra salute al sicuro. Nessuno prenderà il potere con la forza. Il potere viene dato con le elezioni. Potete protestare quanto volete quando l’epidemia sarà finita», ha detto Vukic.
Proprio venerdì, il primo ministro serbo aveva annunciato il record giornaliero del numero di decessi: 18 da quando è scoppiata l’epidemia di coronavirus nel paese. Il numero totale di contagi in Serbia ha superato le 17.300 unità, mentre il numero di morti è sopra quota 350 da marzo.
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