Usa, Fauci: «C’è qualcosa che non funziona. Abbiamo un problema serio in certe aree del Paese»

A Washington si è tenuta ieri la prima conferenza stampa della task force americana contro il coronavirus da aprile, con gli interventi del virologo Anthony Fauci del vicepresidente Mike Pence e di Deborah Birx, la coordinatrice dell’emergenza Covid.
«C’è qualcosa che non funziona. Possiamo fare tutte le tabelle che vogliamo, rimarrà sempre che non funziona», ha dichiarato Anthony Fauci, esperto di malattie infettive a capo della task force della Casa Bianca.
Secondo Fauci «l’unico modo per uscirne è porre fine alla diffusione tutti insieme. Quello che accade in un posto ha ripercussioni in altre aree. La gente contagia altre persone che a loro volta infettano quelle più vulnerabili».
«Tutti vogliamo che il Paese riapra tutti vogliamo che l’economia riparta, lo do per assodato. Ma dobbiamo capire che ognuno di noi puo’ propagare il virus in modo inconsapevole. Dobbiamo adottare le misure di sicurezza per non far parte del processo di propagazione del contagio», ha detto ancora l’esperto.
Il vicepresidente americano Mike Pence ha affermato: «Abbiamo rallentato il contagio, abbassato la curva e salvato vite». Quanto all’aumento dei casi di giovani asintomatici, ha detto: «Dovrebbero prendere delle contromisure e dare ascolto alle autorità».
Nel frattempo il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha scritto su Twitter che «le morti per coronavirus sono in calo. Il tasso di mortalità è uno dei più bassi al mondo. La nostra economia si sta riprendendo e non verrà chiusa. Se necessario, le riacutizzazioni saranno eliminate».
Robert Redfiled, direttore del Cdc (Centers for Disease Control and Prevention), ha dichiarato che «per ogni caso di coronavirus accertato ci sarebbero almeno altre dieci persone infette».
«Questa è la nostra migliore stima», ha ammesso, spiegando come si ottenga basandosi sui campioni di sangue raccolti a livello nazionale, campioni che rivelano la presenza di anticorpi.