Sondaggio Ipsos per il Corriere della Sera: la Lega scende ma rimane in testa. Pd stabile. Meloni tallona il M5S

Secondo l’ultimo sondaggio Ipsos pubblicato oggi sul “Corriere della Sera”, la Lega si conferma primo partito italiano, ma è in calo. Il Pd è stabile. Fratelli d’Italia si avvicina pericolosamente al Movimento 5 Stelle.
«Come ogni mese, siamo anche per maggio, all’analisi degli orientamenti di voto degli italiani e delle loro valutazioni su governo e presidente del Consiglio. Gli indici di gradimento di Conte e dell’esecutivo fanno registrare un calo rispettivamente di 6 e 3 punti rispetto ad aprile, riportandosi ai valori di marzo, quando il consenso aumentò significativamente a seguito dell’adozione delle misure per il contenimento del contagio. A fronte della diminuzione delle preoccupazioni per la salute e della crescita dell’inquietudine per la situazione economica sono emerse critiche sull’efficacia delle misure finora adottate dal governo», scrive il presidente di Ipsos Nando Pagnoncelli sul “Corriere della Sera”.
«Gli orientamenti di voto dei cittadini mostrano alcuni cambiamenti di rilievo, a partire dal netto aumento di astensione e indecisione che ha raggiunto il 43,2%, circa 10 punti in più rispetto a un anno fa. La Lega, pur mantenendosi in testa alle preferenze degli italiani, fa segnare l’ulteriore calo di 1,1 punti attestandosi al 24,3%, seguita dal Pd stabile al 21,2%. A seguire il M5S con il 16,7%, in calo di 1,9%, tallonato da FdI che aumenta di 2,1% raggiungendo il 16,2%, il valore più elevato mai registrato dai nostri sondaggi. Quindi Forza Italia con il 7,4% e Italia viva con il 3%, entrambe stabili rispetto ad aprile», spiega Pagnoncelli.
«È però utile, al di là degli andamenti, cercare di spiegare mediante l’analisi dei flussi elettorali le variazioni dei consensi per i partiti rispetto ai risultati alle Europee di un anno fa. La Lega vede sensibilmente ridimensionato il proprio consenso. Le sue perdite sono soprattutto verso Fratelli d’Italia (se facciamo 100 gli elettori della Lega alle Europee, poco meno del 18% si è spostato sulla formazione di Giorgia Meloni) e verso incertezza e astensione (il 19%). Se poi guardiamo ai segmenti sociali, le perdite maggiori si registrano tra diplomati, professionalizzati e ceti medi, casalinghe, residenti nel Nordovest e nel Centronord (le quattro regioni che un tempo si definivano rosse) e tra i cattolici praticanti», osserva Pagnoncelli-