Sondaggio Ipsos, Pagnoncelli: «Significativo calo della Lega, forte aumento di Meloni e ripresa del M5S»

«Il termometro politico di fine giugno mostra qualche oscillazione rispetto al mese scorso infatti gli orientamenti di voto, pur confermando la graduatoria tra le principali forze politiche degli ultimi sette mesi, hanno fatto registrare una variazione di consenso tra le due forze principali della maggioranza».
Nando Pagnoncelli presenta così sul “Corriere della Sera” le ultime rilevazioni dell’istituto Ipsos.
La Lega si conferma primo partito con il 24%, ma perde lo 0,3%.
A seguire il Partito Democratico, che perde lo 0,8% e si attesta al 20,4%.
Il Movimento 5 Stelle guadagna invece l’1,3% e raggiunge quota 18,0%.
Fratelli d’Italia è dato al 16,3% (+ 0,1%) e Forza Italia al 7,2% (-0,2%).
Segno + anche per Azione di Calenda che passa dal 2,2% al 2,8% e di Sinistra italiana-Articolo1 che passa da 1,8% al 2,3%.
«Nel complesso i tre partiti del centrodestra si attestano al 47,5% mentre le forze della maggioranza sono accreditate del 43,6%. In un mese si riduce quindi il vantaggio delle forze dell’opposizione su quelle della maggioranza da 5,2% a 3,9%. Va sottolineato che l’area grigia dell’astensione e dell’indecisione si mantiene molto ampia e raggiunge il 43,7%, un dato elevatissimo corrispondente a circa 22 milioni di elettori, molto prossimo a quello delle Europee (che tradizionalmente mobilitano meno elettori), laddove alle ultime Politiche l’astensionismo, sommato alle schede bianche e nulle, riguardò 13,7 milioni di elettori», spiega Pagnoncelli.
Alla luce della fotografia odierna, – scrive Pagnoncelli – «sulla base della platea di quanti si recherebbero alle urne se si votasse oggi (poco più di 28 milioni di elettori), al netto dell’errore campionario la Lega otterrebbe 6,8 milioni di voti (2,3 milioni in meno rispetto alle Europee), il Pd 5,7 milioni (in flessione di circa 300 mila voti), il Movimento 5 Stelle 5,1 milioni (in aumento di poco più di 500 mila voti), Fratelli d’Italia 4,6 milioni (in aumento di 2,9 milioni) e Forza Italia 2 milioni (in flessione di poco più di 300 mila voti)».
«Quindi forte aumento del partito di Giorgia Meloni, significativo calo della Lega, ripresa del M5S e flessione contenuta e sostanzialmente simile per Pd e FI», riassume il sondaggista.