Silvia Romano: «Sono serena della mia scelta religiosa, non so da dove provengano queste minacce»

«Sono serena della mia scelta religiosa, tranquilla, non ho paura, non so da dove provengano queste minacce».
Sarebbero queste, secondo indiscrezioni riportate dall’Adnkronos, le parole che Silvia Romano ha rivolto agli inquirenti che l’hanno ascoltata come persona offesa nel procedimento a carico di ignoti per il reato di minacce aggravate.
La ragazza, liberata venerdì scorso dopo una prigionia durata un anno e mezzo, è stata ascoltata dal pm Alberto Nobili che guida il pool dell’Antiterrorismo milanese e dagli uomini del Ros.
Il colloquio è durato circa un’ora, nel corso della quale sono stati passati in rassegna minacce di morte e insulti da lei ricevuti tramite via social, volantini e lettere.
«Silvia Romano va arrestata», anche il post di Sgarbi al vaglio dei pm di Milano
«Silvia Romano va arrestata», anche il post di Sgarbi al vaglio dei pm di Milano
Al vaglio dei pm di Milano, che indagano sugli insulti e sulle minacce a Silvia Romano, c’è anche un post di Vittorio Sgarbi, il quale ha scritto che la giovane «va arrestata» per «concorso esterno in associazione terroristica».
Delle parole del deputato del gruppo misto avrebbe parlato, come persona offesa, anche la stessa cooperante nell’audizione davanti al capo del pool antiterrorismo e agli investigatori del Ros dei carabinieri.
#SilviaRomano: "Non ho paura, serena su scelta religiosa" https://t.co/ejUi2gjEXO pic.twitter.com/epB4PrruY8
— Adnkronos (@Adnkronos) May 12, 2020
Nel frattempo gli inquirenti stanno lavorando su tabulati e contatti telefonici per risalire a mandanti e organizzatori del rapimento della giovane cooperante. Dai tabulati emerge che ci sono stati contatti fra la banda di 8 criminali che ha sequestrato Silvia con diverse persone in Somalia. Questo rafforzerebbe l’ipotesi il sequestro sia stato commissionato e pianificato in Somalia da islamisti del gruppo Al Shabaab.