Sgarbi: «Se Silvia Romano è radicalmente convertita all’Islam, va arrestata»

«Se mafia e terrorismo sono analoghi, e rappresentano la guerra allo Stato, e se Silvia Romano è radicalmente convertita all’Islam, va arrestata (in Italia è comunque agli arresti domiciliari) per concorso esterno in associazione terroristica».
Lo ha scritto su Facebook il deputato del gruppo Misto, Vittorio Sgarbi.
«O si pente o è complice dei terroristi», ha aggiunto Sgarbi.
Silvia ha detto ai pm che la sua conversione è avvenuta «a metà prigionia, quando ho chiesto di poter leggere il Corano e sono stata accontentata», precisando che è stata «spontanea e non forzata».
«Non c’è stato alcun matrimonio né relazione, solo rispetto», ha aggiunto. «Mi hanno spiegato le loro ragioni e la loro cultura, ho imparato anche un pò l’arabo: il mio processo di riconversione è stato lento e spontaneo», ha spiegato Silvia.
«Voglio dire subito che durante la prigionia sono stata trattata bene, non sono mai stata minacciata di morte. Avevano promesso di non uccidermi e così è stato», ha detto la ragazza ai pm.
«Mi hanno assicurato che non sarei stata uccisa e così è stato, non ho subito violenze», ha aggiunto Silvia che ha poi raccontato di avere cambiato spesso luoghi di prigionia: «Avvenivano spesso i trasferimenti – ha proseguito -. Sono stata portata sempre in luoghi abitati, non sono mai stata legata, ho cambiato quattro covi. Mi chiudevano in stanze di abitazioni, sono sempre stata da sola, non ho visto altre donne». Questi luoghi – ha precisato – «erano raggiunti sempre a piedi, camminando per chilometri“. Silvia ha spiegato agli investigatori di essere stata sempre con gli stessi carcerieri. “Loro erano armati ed a volto coperto, ma sono sempre stata trattata bene ed ero libera di muovermi all’interno dei covi, che erano comunque sorvegliati».