Scanzi demolisce ‘La Bestia’ di Salvini: «Per un po’ ha funzionato. Parecchio. Ma ora sta crollando tutto»

«Quante volte ci hanno frantumato le palle con “La Bestia di Salvini” e il suo potere sui social? Una macchina propagandistica enorme e becera, fatta di squadrismo linguistico, gattini, gogne, cibo, banalità, lessico da asilo nido e populismo malsano».
Lo ha scritto in un post su Facebook il giornalista del Fatto Quotidiano, Andrea Scanzi.
«Per un po’ ha funzionato. Parecchio. Ma ora sta crollando tutto. Di brutto. Dopo il Papeete 2019 Salvini non ne indovina mezza, dopo l’accordo di Conte sul Recovery Fund siamo persino oltre. Il suo social media fava (ops) Luca Morisi, dopo la baracconata suicida di Salvini al Senato due giorni fa, ha persino avuto il coraggio di definirlo “intervento eccezionale”. E sono piovuti insulti. Persino da molti dei suoi ultrà. Certo, permane una fetta rumorosa è volgare di facinorosi che lo difende a prescindere, ma quello è Darwin che ha sbagliato sull’evoluzione umana», ha scritto ancora Scanzi.
«Salvini non volevi fare la fine anticipata di Renzi, ma è uguale a lui anche in questo. Per dirla con Frankie Hi-Nrg: “Inevitabilmente discendiamo la china”. Si sta suicidando politicamente a una velocità supersonica, e presto la Lega lo farà fuori con Zaia. Continua così, fenomeno», ha concluso.
In un altro post Scanzi ha commentato la notizia dell’indagine a carico del governatore della Lombardia Attilio Fontana nell’ambito dell’indagine sui camici sanitari:
«Ed è ancora leggenda Lega. Ormai tutto quello che tocca Salvini, diventa Salvini. Davvero c’è gente che vuole dare il paese in mano a una classe dirigente simile? Voi mi direte: Non tutta la Lega è così. Certo. Ed è ovvia la presunzione di innocenza. Ma qui il problema è tutto politico: Fontana incarna appieno l’idea di politica salviniana. E infatti, durante il lockdown, tra Fontana (e Gallera) da un lato e Zaia dall’altro, Salvini ha puntato tutto sui primi due.
Insisto: davvero ci sono milioni di persone che vogliono dare il paese in mano a gente così?» ha scritto Scanzi.