Regionali 2020. Il M5S si prepara ma non è certo che partecipi

Le elezioni regionali del 2020 sono vicine e il M5S si prepara alla corsa al voto. Non è certo però che presenti dei candidati in Calabria ed Emilia Romagna.
Nelle due regioni probabilmente si andrà alle urne il 26 gennaio.
Il M5S in vista delle elezioni in ogni regione si affida a un referente locale, affiancato da un parlamentare del territorio, che si occupa dell’organizzazione del voto.
È stato presentato il dossier del team dei referenti delle regioni (Campania, Liguria, Marche, Puglia, Toscana, Veneto) in cui si vota a maggio 2020.
Tuttavia i pentastellati, che precipitano nei sondaggi e continuano a perdere consensi dopo l’alleanza con il PD, si dicono preoccupati dai pessimi risultati ottenuti in Umbria e fanno sapere che stanno ancora valutando se partecipare o meno alle prossime Regionali in Calabria ed Emilia.
“Il M5S parteciperà solo dove sarà pronto. Quindi soltanto se sarà capace di risolvere determinati problemi e se ci saranno le condizioni di rispettare eventuali promesse”.
Lo ha fatto sapere Luigi Di Maio in un’intervista spiegando che sono in programma delle riunioni a proposito, nei prossimi giorni.
La scelta dei candidati – In Calabria la contestazione al Pd è forte e le tensioni si fanno sentire. Per il Movimento la partita è ancora aperta. Non è stato scelto nessun candidato per ora.
Di Maio ha respinto la grillina Dalila Nesci.
Il M5S era orientato verso l’imprenditore Pippo Callipo che invece ha preferito tirarsi indietro.
Hanno rifiutato l’offerta anche Ferdinando Laghi, presidente dell’associazione internazionale Isde, e Pino Masciari imprenditore e testimone di giustizia.
Riorganizzare il Movimento – Quello che è certo è che il leader dei 5 Stelle ritiene necessaria e indispensabile una riorganizzazione del Movimento, coinvolgendo anche le realtà territoriali.
Secondo Di Maio, inoltre, occorre istituire una nuova carta dei valori e un organo elettivo e fa sapere che sono in agenda importanti novità per il 2020.
Il ministro degli Esteri è certo che per stare al governo serva unità, per questo ha in mente un progetto ambizioso.
“Abbiamo bisogno di obiettivi nuovi”, ha affermato Di Maio.
Per il momento, la priorità è quella di trovare accordo con il Pd sull’Ilva.