Regionali 2020, il candidato M5S in Calabria accusato di possedere una casa semi abusiva

Si chiama Francesco Aiello ed è il candidato presidente scelto dal Movimento 5 Stelle per la corsa alle Regionali in Calabria.
Aiello è un docente ordinario di Politica economica all’Università della Calabria ed è finito al centro delle polemiche perché sarebbe proprietario di una casa semi abusiva.
La notizia è stata diffusa dal quotidiano Repubblica.it proprio un giorno dopo la sua decisione di accettare la proposta civica del Movimento 5 Stelle di candidarsi a presidente della Regione.
La sua abitazione di Carlopoli, in provincia di Catanzaro, sarebbe stata dichiarata parzialmente abusiva e in parte da abbattere. Lo avrebbero deciso il Tar e il consiglio di Stato, condannando Aiello e suo fratello alla demolizione di un piano della casa.
Ciononostante però la villetta non sarebbe stata ancora demolita.
La difesa di Francesco Aiello – La risposta di Aiello non si è fatta attendere. Il candidato alla presidenza regionale ha esposto la sua versione, diversa da quella riportata da Repubblica.
Aiello ha spiegato che la villa sarebbe stata costruita dai genitori negli anni ’80 e che questi ultimi avrebbero cercato una soluzione al problema.
L’aspirante governatore calabrese parla di sciacallaggio nei suoi confronti: “A distanza di quasi 40 anni e proprio quando decido di mettermi a servizio della mia gente e della mia terra, mi viene dunque attribuita una responsabilità che non ho”.
Il candidato calabrese ha fatto sapere inoltre che le sentenze della magistratura amministrativa direbbero che è il Comune di Carlopoli a dover indicare la strada alternativa. Tuttavia l’ente non si sarebbe ancora pronunciato, benché sollecitato dal Tar della Calabria.
“Sto attendendo l’ultima parola, che spetta al Comune”, ha detto Aiello.
Il M5S – Alla luce dei fatti il leader dei 5 Stelle Luigi Di Maio ha chiesto chiarimenti in merito.
Paolo Parentela coordinatore regionale del Movimento pare non abbia dubbi riguardo la candidatura di Aiello. “È l’uomo giusto. Guardiamo alla solidarietà, al lavoro, alla bellezza e ricchezza della natura e alle altre risorse della nostra terra, che recupereremo, valorizzeremo e proteggeremo dalla ‘ndrangheta, dai colletti bianchi e dalla politica delle clientele, degli abusi, dei compari e dei comitati di affari”, ha affermato.