Regionali 2020, campagna elettorale aperta. Salvini a Bologna, ma gli oppositori sbaragliano i sostenitori: sono il doppio

La campagna elettorale per le regionali del 26 gennaio 2020 è ufficialmente aperta in Emilia Romagna.
Salvini ha tenuto ieri un comizio al PalaDozza di Bologna.
Ad attenderlo dentro il palazzetto circa seimila sostenitori, ma fuori in piazza lo hanno contestato oltre diecimila oppositori. Giovani e anziani, tutti uniti contro la Lega.
Salvini è salito sul palco insieme a Lucia Borgonzoni, candidata alla presidenza dell’Emilia Romagna, e agli altri governatori regionali del team del Caroccio. Dal lombardo Attilio Fontana a Luca Zaia (Veneto), passando per Donatella Tesei, neoeletta in Umbria, e il sardo Christian Solinas.
La Lega ha lanciato la sfida al PD. “Giù le mani dai bambini, giù le mani da Bibbiano”, ha detto Salvini durante il comizio.
Poi ha preso parola Borgonzoni mettendo l’accento sulla sanità, parlando di ospedali aperti anche di notte e di un sistema alla portata di tutti, sia per i ricchi che per i poveri.
La candidata leghista ha scelto invece di non parlare di immigrazione per “non essere strumentalizzata”.
Bologna in controtendenza – La Lega continua a essere il primo partito nei sondaggi. Trionfa in diverse regioni. Ma a Bologna la tendenza è diversa. Per Matteo Lepore, assessore alla Culutura di Bologna, battere la Lega qui significa farlo in tutto il Paese. “Questa è una grande risposta democratica di un popolo che non la vuole”, ha detto. L’Emilia Romagna è uno dei luoghi storici della sinistra, ma secondo alcuni slogan leghisti nella regione “di rosso resterà solo il Lambrusco”.
La mobilitazione del PD – A partire da oggi vanno in scena i comizi del PD per tutto il weekend. Stasera è in programma l’intervento del ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini. Si chiude domenica con il segretario Nicola Zingaretti e la riunione dell’Assemblea nazionale del PD per le modifiche dello Statuto.