Recovery Fund, Scanzi: «Ieri Salvini ha sbagliato tutto. Come Renzi, si sta distruggendo da solo»

«Ieri Salvini ha sbagliato tutto. Come sempre, anzi più di sempre. Se avesse riconosciuto il successo di Conte, anche solo in parte come hanno fatto Meloni e Berlusconi, avrebbe fatto un figurone. Ma l’uomo non ne è capace. Non conosce proprio altre modalità “politiche” se non quelle della rumenta. Della suburra. Del becerume».
Questo il commento del giornalista del Fatto Quotidiano, Andrea Scanzi, su Facebook.
«Attaccare a testa bassa, volgarmente e insensatamente, dopo una innegabile vittoria dell’Italia (non solo di Conte) dà la piena misura del soggetto politico. Il rosicamento, l’arroganza, l’ignoranza. Non è mai stato un genio, ma dall’harakiri del Papeete in poi sembra Renzi. E come Renzi si sta distruggendo da solo. Farebbe quasi tenerezza, se non fosse quel che è e non dicesse quel che dice», ha concluso Scanzi.
In un altro post che ha fatto il giro del social network, Scanzi ha scritto a proposito dell’intesa sul Recovery Fund:
«Capolavoro. È quello che ha ottenuto Giuseppe Conte dopo una trattativa durissima, in cui l’Europa (e quindi l’Italia) si è giocata tutto. L’ufficialità è arrivata alle 5.32 di stamattina, al quarto giorno di plenaria. Per una volta, l’Europa non si è rivelata soltanto una mera realtà geografica. Ieri sera (avantieri, ndr), all’ora di cena, quando i profili dell’accordo sono parsi chiari, persino alcuni detrattori storici del Presidente del Consiglio hanno dovuto ammettere a denti stretti: “Se finisse così, sarebbe un’innegabile vittoria per Conte”. Infatti certi programmi di propaganda destrorsi, ieri sera, erano tristi come Renzi dopo il meraviglioso 4 dicembre 2016. E vedere le loro facce idiotamente bastonate era sublime».
«L’Italia porta a casa addirittura più di quanto si sperasse a maggio, quando il Recovery Fund (fortemente voluto da Conte) era giusto un’idea vaga di salvadanaio multiuso. Nello specifico, il nostro paese perde 3,8 miliardi di aiuti diretti rispetto ai previsti 85.2 a fondo perduto, fissando l’asticella a 81,4. Ma ne guadagna 38 in prestiti, che nella nuova versione salgono a 127 miliardi (previsti 89 circa). Dei 750 miliardi europei, poco meno di 209 (dovevano essere sui 174) andranno al nostro Paese, primo beneficiario del Fondo davanti alla Spagna. Per l’esattezza il 28% del Recovery Fund», ha osservato Scanzi.