Prescrizione, la riforma spacca la maggioranza. Da Berlusconi a D’Alema: ecco i politici che ne hanno beneficiato

Una legge dello Stato che prevede lo stop alla prescrizione dopo la sentenza di primo grado.
È stata approvata nel governo giallo verde e ora dovrebbe entrare in vigore a partire dal primo gennaio 2020.
Una riforma fortemente voluta dai 5 Stelle e dal ministro di Giustizia pentastellato Alfonso Bonafede.
Il premier Conte è d’accordo con il Movimento: la norma sulla prescrizione deve esserci. Gli effetti della riforma si produrranno in futuro e le forze politiche dovranno cercare di garantire un sistema di garanzie adeguato per assicurare il vincolo costituzionale della durata ragionevole dei processi.
Gli oppositori politici – Ma non tutti sono favorevoli, si tratta di una proposta che fa discutere in maggioranza, in particolare tra le file del Pd e Forza Italia ma anche della Lega.
Gli oppositori temono che i tempi del processo si allunghino troppo.
Tra i contrari Andrea Marcucci, capo gruppo del Pd al Senato. Per lui è fondamentale garantire tempi certi e brevi per la durata dei processi: “Di Maio si tolga dalla testa l’idea che sia il M5s a dettare l’agenda dei provvedimenti del governo”, ha detto.
Michele Bordo (Pd) ha chiesto un rinvio dell’entrata in vigore della norma.
“Prescrizione e carcere agli evasori, le riforme piacciono ai cittadini e non ai soliti noti”, scrive il Fatto Quotidiano.
Infatti, secondo un sondaggio effettuato dal giornale diretto da Marco Travaglio il 57 per cento degli italiani sarebbe favorevole all’attuale riforma della prescrizione.
La questione sta sollevando diverse polemiche con il rischio di causare una vera frattura in maggioranza.
Bonafede fa sapere di non volere una crisi di governo.
Commento del M5S – “Non vedo motivo di alimentare tensioni inutili”, ha detto il ministro degli Esteri Di Maio aggiungendo che ogni buona proposta che punti a far pagare chi deve è benaccetta.
“La riforma della prescrizione è una norma di civiltà raggiunta da questo Paese”, si legge sul Blog delle Stelle.
Per i pentastellati il rischio che con il blocco della prescrizione ci saranno processi senza fine non esiste.
La lista dei beneficiari della prescrizione – Sul profilo Facebook di Andrea Colletti deputato del M5S è disponibile una raccolta di 35 foto che raffigura una serie di politici ‘salvati’ dalla prescrizione.
Da Silvio Berlusconi a Giulio Andreotti, la lista di chi ne ha giovato è vasta. I loro reati penali sono caduti in prescrizione, quindi non sono stati ‘puniti’.
“Alla Camera abbiamo depositato a giugno 2013 una proposta di legge M5S, a mia prima firma, per modificare l’istituto della prescrizione e impedire che continui a favorire politici accusati di corruzione, evasione fiscale e altri gravissimi reati”, si legge sul post.
Colletti spiega che si erano espressi a favore della proposta diversi magistrati e professori di diritto oltre che il procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti.
“Secondo voi perché i partiti non vogliono farla approvare? Scorrete le immagini, leggete le notizie e capirete le ragioni di questa scelta consapevole!”, conclude il deputato.