Nuovo incarico Ue a Di Maio nel Golfo Persico, gli arabi: «La sua nomina deve avere un profondo senso dell’umorismo»

«Mandare Di Maio nel Golfo dimostra che l’Ue non è seria».
Lo ha dichiarato al quotidiano francese Le Monde Cinzia Bianco, esperta della regione al Consiglio europeo sulle Relazioni estere.
Il motivo è dovuto al fatto che «da ministro degli Esteri non ha avuto buone relazioni» e nel fatto che non «sia percepito come una personalità di peso», ha spiegato Bianco.
Della stessa opinione anche il capo del Centro di ricerca sulle politiche pubbliche di Dubai, Mohammed Baharoon, che su Twitter ha scritto: «La nomina di Luigi Di Maio deve avere un profondo senso dell’umorismo europeo che mi sfugge».
Sentito dal quotidiano in lingua inglese specializzato in Medio Oriente The National, Baharoon ha poi aggiunto: è «difficile» che Di Maio possa contribuire a sviluppare relazioni positive tra l’Ue e i Paesi del Golfo, anche perché «da solo ha rovinato le relazioni del suo paese con due dei principali paesi del Ccg».
Di Maio potrebbe «non essere la scelta ideale» anche secondo Dania Thafer, direttrice esecutiva del Gulf International Forum con sede a Washington. O almeno, non lo è «se l’obiettivo è approfondire i legami con il Gcc (il Consiglio per la cooperazione del Golfo, ndr), in particolare gli Emirati Arabi Uniti e l’Arabia Saudita».