Migranti, l’ipotesi del governo: ‘Confisca per le navi delle Ong’:

Il governo Meloni intende applicare alle Ong che operano nel Mediterraneo una sanzione amministrativa che consentirebbe anche la confisca delle imbarcazioni.
L’obiettivo dell’esecutivo è di l’effetto deterrente sulla flotta delle organizzazioni umanitarie operativa nel Canale di Sicilia, dove nel 2022 sono stati salvati 10.980 migranti, il 12% dei 93mila complessivamente sbarcati finora.
“La misura – si legge su Ansa.it – va declinata però in modo ponderato, efficace e non suscettibile di rilievi da parte di Corte costituzionale, Quirinale e Commissione europea. Obiettivo non facile. Il Governo si prenderà così ancora del tempo per valutare lo strumento ed il testo da approvare. Il punto è stato fatto oggi al Viminale, in una riunione che ha visto il ministro Matteo Piantedosi confrontarsi con i capigruppo della maggioranza alla vigilia dell’informativa alle Camere sul fenomeno migratorio e sul recente braccio di ferro con 4 navi Ong. L’Esecutivo intende fare tesoro del precedente del decreto anti-rave, provvedimento varato in tutta fretta che ha però lasciato dissapori nella maggioranza ed un testo da rivedere in Parlamento. Questa volta, per il giro di vite sulle navi ong è stato deciso così un supplemento di riflessione coinvolgendo tutte le forze della maggioranza in via preventiva per mettere sul tavolo proposte, dubbi e strategie possibili”.
Questa mattina in Aula al Senato si sta svolgendo l’informativa del Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, sulla gestione dei flussi migratori e, in particolare, sui recenti interventi di assetti navali di organizzazioni non governative nel Mediterraneo centrale. “La priorità assoluta è la tutela della dignità delle persone. Questa è la lente attraverso cui mettere a fuoco le decisioni dell’Esecutivo a cui spetta il compito di governare i flussi migratori”, ha detto il titolare del Viminale.
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