Migranti, Di Maio chiede di sospendere lo stanziamento di 6,5 mln di euro alla Tunisia ‘in attesa di un piano integrato più ampio’

«Vi chiedo di sospendere questo stanziamento di 6,5 mln di euro in attesa di un piano integrato più ampio proposto dalla vice ministra Del Re e di un risvolto nella collaborazione che abbiamo chiesto alle autorità tunisine in materia migratoria».
Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, durante la riunione del Comitato congiunto per la Cooperazione allo sviluppo, chiedendo di rimandare la discussione sullo stanziamento di fondi della cooperazione in favore di Tunisi.
«Siamo tutti perfettamente consapevoli dell’importanza della cooperazione per lo sviluppo verso alcuni paesi, anche al fine di prevenire flussi migratori incontrollati, ma in questa fase in cui a Tunisi, che ricordo essere un porto sicuro, stiamo avanzando chiarimenti circa l’incremento degli sbarchi verso l’Italia, è bene avere un approccio a 360 gradi. Anche perché si tratta di interventi a favore delle comunità locali, fondamentali per contenere il rallentamento dei flussi», ha aggiunto Di Maio.
Covid, «Di Maio: Le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella sono un invito alla responsabilità»
«Le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella sono un invito alla responsabilità. Da parte di tutti.
Stiamo superando questa pandemia, ma ogni singolo sacrificio fatto dai nostri cittadini, proprio adesso, non va reso vano.
Ci sono familiari e amici che ancora piangono i propri cari. Il covid ha seminato morte e sofferenza, ma con grande senso civico l’Italia si sta rialzando.
Essere liberi, come dice il presidente Mattarella, non significa far ammalare gli altri. Dunque non abbassiamo la guardia, usiamo le mascherine e rispettiamo tutte le norme anti covid.
Il nostro Paese è forte, ma per ripartire ha bisogno dell’aiuto di tutti», ha scritto il titolare della Farnesina in un post sulla propria pagina Facebook.
Migranti, Di Maio: «Bisogna lavorare subito ad un accordo con le autorità tunisine affinché sequestrino in loco e mettano fuori uso barchini e gommoni utilizzati per le traversate»
«Vede io vorrei intanto mettere una cosa in chiaro, qui non si tratta di avere una linea dura o meno, non c’è e non deve esserci un approccio ideologico al tema, bensì pragmatico e concreto. La questione degli sbarchi, unita al rischio sanitario con la pandemia è un tema di sicurezza nazionale.Quanto accaduto a Caltanissetta e a Porto Empedocle deve far pensare, i cittadini chiedono giustamente delle risposte e il dovere di uno Stato è darle quelle risposte, lavorando per risolvere il problema alla radice. Le ricordo che abbiamo avuto più di 35 mila morti per il coronavirus e come ho già detto se qualcuno è sottoposto a quarantena non può pensare di violare le regole italiane e andarsene in giro liberamente. Vale per chi ha diritto alla protezione internazionale così come per chiunque altro».
È questa la posizione sul tema migranti espressa dal ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, in un’intervista al “Corriere della Sera”.