M5S: «La Corte dei Conti ci dà ragione sul Tav»

«La Corte dei Conti ci dà ragione sul Tav. Nella sua relazione emerge in modo incontrovertibile: le tempistiche di consegna non saranno rispettate, le previsioni di traffico sono troppo ottimistiche e avrà un impatto estremamente negativo per l’ambiente».
È quanto si legge in un post sulla pagina del Movimento 5 Stelle Europa.
«La Corte lussemburghese non dice solo questo, ma anche che il Tav sia una sorta di cattedrale nel deserto senza utilità per i cittadini: è l’infrastruttura più cara d’Europa. La più cara e la più inutile, sottolineiamo noi», hanno aggiunto i 5Stelle.
«Nelle scorse settimane abbiamo inviato una lettera alla Commissione Europea per chiedere che i fondi destinati al questo progetto siano destinati all’emergenza Coronavirus. Si può fare: l’accordo alla base del TAV Torino-Lione contiene una clausola che ne prevede lo scioglimento in circostanze eccezionali», hanno spiegato i pentastellati.
«La pandemia costringe l’Europa a ripensare alle proprie priorità: investiamo quei miliardi nella sanità, nella transizione energetica e in infrastrutture che servano davvero ai cittadini», conclude il post.
«La relazione della Corte dei Conti europea è un forte monito alla Commissione europea e NON può essere ignorata. L’analisi conferma tutti i nostri dubbi sul Tav: le tempistiche di consegna non verranno rispettate, le previsioni di traffico sono troppo ottimistiche, e inoltre avrà un impatto estremamente negativo per l’ambiente. Le emissioni prodotte per costruire l’opera verranno, infatti, compensate solo dopo 25 anni», ha scritto su Facebook l’eurodeputata 5Stelle, Tiziana Beghin.
«I giudici contabili lussemburghesi, infine, temono che l’Europa stia cofinanziando una cattedrale nel deserto PRIVA di alcuna utilità per cittadini e imprese. La loro analisi, inoltre, considera il Tav come l’opera infrastrutturale PIÙ CARA d’Europa a causa dell’incremento dei costi rispetto al progetto iniziale: la più cara e la più INUTILE, aggiungiamo noi», ha scritto ancora Beghin.
«Nelle scorse settimane abbiamo inviato una lettera alla Commissione europea per chiedere che i fondi destinati al questo progetto siano destinati all’emergenza Coronavirus. L’accordo alla base del TAV Torino-Lione contiene, infatti, una clausola che ne prevede lo scioglimento in circostanze eccezionali. Quelle circostanze, purtroppo, si sono verificate. La pandemia costringe l’Europa a ripensare alle proprie priorità: investiamo dunque quei miliardi nella sanità, nella transizione energetica e in infrastrutture che servano davvero ai cittadini», ha concluso.