Lezzi: «Zingaretti ha fatto la sua scelta di campo schierandosi dalla stessa parte degli odiatori seriali di Virginia Raggi»

«Riconosciamolo, Zingaretti è davvero un uomo coraggioso. Ha fatto la sua scelta di campo schierandosi dalla stessa parte degli odiatori seriali di Virginia Raggi. Anche lui è un supereroe alla Salvini maniera che imbraccia l’arma dei giornali e lancia, stamane, un monito: la Raggi è una minaccia per Roma. Lo è per Roma o per chi avrebbe voluto proseguire con gli appalti irregolari? Roma è minacciata dalla Raggi o da chi vuole tornare a soffocarla tra i tentacoli del malaffare che l’hanno piegata ai debiti di tutti quelli che l’hanno amministrata compresi i sempre ripiazzati in qualche illustre incarico Veltroni e Rutelli? Beh, certo, chi ha contro i Casamonica, gli Spada e Casa Pound, che sono stati lasciati indisturbati fino al suo arrivo, per il coraggioso Zingaretti, è una minaccia per Roma».
Così su Facebook la senatrice del Movimento 5 Stelle ed ex ministra del Sud, Barbara Lezzi.
«Il coraggio Zingarettiano, però, si ferma all’invettiva contro la Raggi. È tale e quale al coraggio Salviniano. Si posizionano lì dove ci sono tutti da ormai quattro anni sostenuti dai sempre moralisti, perbenisti, pungenti intellettuali iscritti a libro paga di questa sinistra tutta italiana. La solita sinistra fasulla capace di mentire per assicurare solo se stessa», ha osservato Lezzi.
«È, però, da osservare attentamente come si inteneriscono come cuccioli di coniglio quando si parla di Atlantia. Qui tornano in ballo le sacre parole in nome delle quali si sono compiute le più gravi porcherie a danno degli italiani: “responsabilità”, “il bene del Paese”. E sì, perché per la revoca delle concessioni, la ministra pd vicina a Zingaretti prende tempo. Esattamente come faceva la Lega di Salvini durante il Conte I. Tali e quali», ha proseguito Lezzi «Ora Atlantia è arrivata a minacciare il governo e ha ricattato, brandendo anche l’arma della denuncia, Stefano Buffagni reo di aver detto che il prestito garantito dallo Stato che ha richiesto Autostrade per l’Italia è inopportuno. La De Micheli prende tempo e loro alzano la posta. Cosa vorranno di più oltre al tentativo di far dimenticare che, a causa delle mancate manutenzioni che hanno lasciato il posto a dividendi miliardari, è crollato un ponte provocando la morte di 43 persone? E Orlando che dice oggi? Tira fuori il coraggio contro FCA e di Atlantia che dice?».
E ancora:
«Zingaretti dovrebbe dimostrare, ora più che mai, di avere le mani libere e di poter fare quello che Salvini non ha avuto il coraggio e l’interesse di fare. Io so che quelle 43 vite non le restituirà nessuno. Io so di mancanze, di negligenze e di soldi, tanti soldi, nelle tasche dei Benetton che hanno prodotto questo risultato e tutto questo mi regala un coraggio da leone. Prendo esempio da Virginia Raggi che non si è mai fermata, mai scoraggiata. Una donna di cui il M5S deve essere fiero e orgoglioso. Non è Zingaretti che dovrà decidere se Raggi potrà ricandidarsi oppure no. Sarà il M5S a doverlo fare e, se si dovrà parlare di secondo mandato, ben venga. È giusto purché decidano i nostri iscritti».
«Ci saranno anche altri aspetti da legare a questa decisione. Sarebbe piuttosto schizofrenica la difesa purista delle regole e al contempo spingere per un’ alleanza strutturale con il PD dove, solo per fare un esempio, trovi un “esperto” Franceschini che fa politica dagli anni Settanta. Sarebbe altrettanto incoerente e schizofrenico accettare incarichi su nomina politica dopo aver svolto il secondo mandato elettivo. Se si chiudono le porte alla Raggi in nome della purezza, non possiamo sporcarci con altro. Concludo facendo i miei migliori auguri di buon lavoro a Virginia», ha concluso Lezzi.