Intercettazioni magistrati, Palamara: «Su Salvini ho sbagliato: profondo rammarico per le parole dette»

«Da Giovanni Falcone c’è solo da imparare, ogni giorno nella vita, ancora più quando si commettono errori. Quanto al senatore Salvini, avete ragione voi, quando si sbaglia bisogna ammetterlo ed io l’ho fatto, esprimendo il mio più profondo rammarico per le parole dette».
Lo ha scritto su Twitter Luca Palamara, ex consigliere del Csm e pm romano, ora sospeso, indagato a Perugia.
Da Giovanni Falcone c’è solo da imparare ogni giorno nella vita ancora più quando si commettono errori . Quanto al sen. Salvini avete ragioni voi quando si sbaglia bisogna ammetterlo ed io l’ho fatto esprimendo il mio più profondo rammarico per le parole dette.
— Luca Palamara (@PalamaraLuca) May 23, 2020
Il caso Salvini-Palamara è stato sollevato dopo la pubblicazione di intercettazioni nell’ambito del procedimento a carico dell’ex presidente dell’Anm che coinvolgono anche l’ex ministro dell’Interno, accusato di sequestro di persona nel caso dei migranti soccorsi dalla nave militare italiana Gregoretti nell’agosto del 2019.
Il procuratore capo di Viterbo Paolo Auriemma, in una chat con Palamara, ha scritto: « Mi dispiace dover dire che non vedo veramente dove Salvini stia sbagliando. Illegittimamente si cerca di entrare in Italia e il ministro dell’Interno interviene perché questo non avvenga».
Palamara ha risposto affermando che «ora» Salvini «va attaccato».
Auriemma ha replicato. «Comunque è una cazzata atroce attaccarlo adesso perché tutti la pensano come lui. E tutti pensano che ha fatto benissimo a bloccare i migranti che avrebbero dovuto portare di nuovo da dove erano partiti. Indagato per non aver permesso l’ingresso a soggetti invasori. Siamo indifendibili. Indifendibili»
Salvini, dopo la pubblicazione delle intercettazioni, ha commentato: «Io mi domando se sia normale per un Paese libero e democratico che qualcuno che dovrebbe amministrare la Giustizia a nome e per conto del popolo italiano usi queste parole nei confronti di un ministro della Repubblica e di un cittadino di questo Paese».