Inchiesta Open, Renzi passa al contrattacco e presenta tre denunce

Matteo Renzi passa al contrattacco nell’ambito dell’inchiesta Open.
Il leader di Italia Viva punta il dito contro la magistratura e dichiara di aver presentato tre denunce penali e di essere pronto a procedere con azioni civili.
L’inchiesta Open – Finanziamento illecito ai partiti, riciclaggio e traffico di influenze.
Sono questi i reati contestati alla Fondazione Open, istituita per finanziare il partito di Matteo Renzi, Italia Viva e le sue attività politiche, compresa la Leopolda.
Open è finita sotto la lente di ingrandimento della Guardia di Finanza nei giorni scorsi, nell’ambito di un’inchiesta avviata dalla Procura di Firenze, che ha fatto scattare oltre 30 perquisizioni in diverse città.
Secondo le ipotesi degli inquirenti la Fondazione avrebbe agito come “articolazione di partito politico”. Avrebbe finanziato la corsa per le primarie o il comitato per il sì al referendum e rimborsato spese a parlamentari mettendo loro a disposizione carte di credito e bancomat.
Tra gli indagati lʼimprenditore Marco Carrai, amico di Renzi e membro della Cda di Open, al quale è stato notificato un avviso di garanzia. “Ho fiducia nella magistratura, ho sempre rispettato la legge”, ha detto Carrai.
Nel frattempo Bankitalia ha aperto un’indagine anti riciclaggio su un prestito di 700mila euro ottenuto da Renzi per pagare la sua villa acquistata nel giugno 2018.
Gli investigatori vogliono fare chiarezza sul tipo di relazioni che hanno determinato il passaggio dei soldi.
Matteo Renzi al contrattacco – Renzi in un primo tempo si è detto fiducioso nei confronti della giustizia, sostenendo di non aver nulla da nascondere.
Successivamente, però, ha denunciato quello che è per lui un massacro mediatico in corso puntando il dito contro la magistratura. “Se viene abrogato il finanziamento pubblico e criminalizzato il finanziamento privato trasformando una fondazione in partito, siamo in presenza di una ferita democratica”, ha scritto sul suo profilo social.
Inoltre questa mattina ha annunciato su Facebook di aver firmato tre denunce penali. Una contro Marco Travaglio per aver diffuso una notizia falsa e diffamatoria. Le altre due invece sarebbero indirizzate a Verità e Espresso.
Il commento di Di Maio – Il leader dei 5Stelle ha colto la palla al balzo per contestare un problema serio su fondi e finanziamenti ai partiti. “Serve subito una commissione d’inchiesta, lo chiederemo nel contratto di governo che faremo partire a gennaio”, ha affermato Di Maio.