Il sindaco leghista di Codogno: ‘I negazionisti del Covid? Vengano a vedere il nostro cimitero’

“Mi fanno venire l’ulcera i negazionisti del Covi come i deputati che si sono astenuti sulla Giornata nazionale in memoria delle vittime, sostenendo che non è esistito. Vengano quassù a vedere il nostro cimitero, magari capiscono qualcosa”.
Lo ha dichiarato il sindaco leghista di Codogno, Francesco Passerini, riferendosi al convegno organizzato recentemente al Senato, dove si sono riuniti quelli che sono stati definiti i “negazionisti del Covid”.
“Il Coronavirus – ha continuato il primo cittadino – non è stata un’invenzione mediatica. A Codogno, dal 21 febbraio al 18 maggio sono morte 224 persone, rispetto a una media di 80-90 negli anni passati in quel periodo”.
Al convegno era presente anche Matteo Salvini., il quale è stato criticato per le sue dichiarazioni sulle mascherine e sulle strette di mano, ma Passerini ha preferito non polemizzare: “Salvini non aveva la mascherina? Non so se è stata una provocazione, non so quante persone c’erano al convegno né ho sentito cosa è stato detto”.
Il sindaco del comune lodigiano, ha comunque precisato che da quando è iniziata l’emergenza Coronavirus, “noi abbiamo sempre mantenuto la barra dritta: mascherine, disinfezione delle mani e distanziamento. Ora nel nostro territorio le terapie intensive sono vuote, da quasi due mesi non abbiamo un positivo in città e inizieremo lo screening sierologico a tappeto con almeno un test per famiglia”.
Riguardo allo stato di emergenza, prorogato dal Governo fino a ottobre, ha affermato: “per me non si può parlare di stato di emergenza. Ora la situazione è cambiata, è cambiata la gestione della patologia, si fanno molti più tamponi. Bisogna avere attenzione senza psicosi”.
A Codogno si sta cercando di organizzare il primo evento in piazza dopo mesi, l’8 agosto, per un concerto jazz: “Puntiamo ad avere mille persone sedute – ha concluso Passerini – ovvero il massimo. Ovviamente tutte con la mascherina. Codogno guarda avanti vedendo sempre più luminosa la luce in fondo al tunnel”.