Il cugino di Berlinguer replica a Salvini: «La forza del Pci erano pensiero, elaborazione, cultura. La Lega ha contenuto politico e culturale scadente»

«È interessante questa concezione di diritti ereditari legata agli edifici… I valori della tradizione comunista non dipendevano certo dalla natura fisica dei muri dove il partito veniva ospitato. La Lega non ha proprio niente da dire se si attacca ai muri…».
Questa la replica di Luigi Berlinguer, ex ministro della Pubblica Istruzione nei governi Prodi e D’Alema, e cugino dello storico segretario del Pci Enrico, a Matteo Salvini, il quale, dopo aver annunciato l’apertura della nuova sede leghista in via delle Botteghe Oscure, ha dichiarato che il suo partito ha ereditato i «valori di una certa sinistra che fu, quella di Berlinguer».
In un colloquio con l’Adnkronos il cugino di Berlinguer ha affermato: «Secondo me Salvini, più che un oltraggio alla memoria di Berlinguer, mi sembra dica una cosa un po’ ridicola, su cui sorridere». E ha citato il verso 51 del canto tre dell’Inferno di dante: “Mi lasci dire: ‘Non ti curar di loro, ma guarda e passa…”».
«Lo ripeto non c’è sostanza nelle cose che dice la Lega, non hanno molto la dire se si aggrappano ai muri…», ha detto ancora Berlinguer.
«Certamente il Pci si è insediato a lungo in via delle Botteghe Oscure, ma la sinistra ha avuto e ha ovunque le sue sedi come un bisogno fisico e non certo come un’identificazione culturale o politica. Se la Lega crede di potersi far rappresentare dai muri o da un edificio, ho timore che dentro quell’edificio» che ha scelto come sede «ci sia un contenuto politico debolissimo… La forza del Pci non era il fatto che avesse la sede nel punto A o B, ma nel fatto che c’erano pensiero, elaborazione, cultura. Valori che si potevano mettere ovunque», ha aggiunto.
«Questa tesi della Lega sui muri indica quanto sia scadente il contenuto politico e culturale della Lega stessa. Salvini evidentemente vuol identificarsi con gli edifici e non con la sostanza del significato del lavoro o della battaglia ideale», ha concluso Berlinguer.