Ghisleri: «Il governo rischia di essere sepolto da una valanga di richieste e istanze che spaziano nelle più varie materie ministeriali»

«E adesso cosa può accadere nel nostro Paese dopo che le situazioni e le esigenze particolari di ogni cittadino sono ancora sospese nel limbo delle decisioni del governo e dell’Europa? Come conferma l’ultimo sondaggio Euromedia Research, il governo rischia di essere sepolto da una valanga di richieste e istanze che spaziano nelle più varie materie ministeriali. Nonostante un indice di fiducia nel presidente del Consiglio Giuseppe Conte al 43,4% (-0,9% rispetto alla scorsa settimana) e quello del governo al 34,2% (-0,4% in una settimana), esiste la consapevolezza nell’elettorato italiano, a tratti neppure malcelata, di una sottile linea di crisi, anche per una ragione elementare: essere all’altezza della situazione odierna significa fare alcune cose in maniera rapida e tempestiva».
Lo ha spiegato la sondaggista Alessandra Ghisleri, direttrice di Euromedia Research, su La Stampa.
Ghisleri ha fatto notare come oggi i cittadini vivano nel presente e si sentano «ignorate nelle loro individuali necessità». «Oggi più che mai è incomprensibile ai più che non ci siano risposte dirette ed efficaci rispetto alle promesse elencate nei diversi interventi mediatici e social di tutti i rappresentanti dell’esecutivo e delle istituzioni».
Se da una parte i cittadini non approvano le misure prese dal governo contro la crisi causata dalla pandemia di coronavirus, dall’altra non sono soddisfatti dalle controproposte delle opposizioni:
«Così oggi se il 47,8% degli italiani boccia l’operato del governo, ben il 61,2% non promuove le opposizioni incapaci di far prevalere una loro linea di coesione costruttiva. Il paradosso è che la gente nel suo disperato bisogno di avere dei fatti concreti punisce il governo che non glieli dà, ma è ancora più insoddisfatta delle opposizioni che nel loro insieme si limitano a cavalcare le delusioni per fini elettorali senza contribuire a dare uno sfogo costruttivo e contributivo», ha osservato Ghisleri.