Gasparri contro il M5S: «Revoca innescherebbe una catena di fallimenti e danni colossali». La replica: «Nel 2008 Fi e Lega approvarono norma salva-concessionari»

Botta e risposta tra il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri e il Movimento 5 Stelle.
«Da utente costante quale sono,» – ha detto Gasparri all’Adnkronos – «potrei fare da consulente gratuito sulle responsabilità dei gestori delle autostrade italiane, avendole girate in lungo e in largo e quindi sperimentato inefficienze e ritardi che hanno prodotto. Ciò premesso, e al netto della diffidenza ispirata dalla famiglia Benetton che per anni ha affidato la propria immagine a Oliviero Toscani, penso che la revoca pura e semplice, di stampo essenzialmente politico-ideologico e targato M5S, della concessione ad Aspi innescherebbe una catena di fallimenti e danni colossali per il sistema produttivo e finanziario italiano».
«In attesa di avere notizie più chiare dal versante giudiziario sul crollo del ponte di Genova, e magari meno interviste e meno multe ai balneari da parte dell’autorità giudiziaria, credo» – ha continato il senatore – «che si debba lavorare ad un’intesa che preveda: a) minor margine di guadagno per il concessionario (attualmente troppo alto rispetto a qualunque altro tipo di investimento); b) una struttura di controllo davvero efficace ed efficiente; c) una formula diversa di coinvolgimento azionario, che escluda un esproprio di tipo sovietico e che non contempli un ruolo per l’Anas che oggi mi pare più un problema che una soluzione».
A Gasparri ha replicato il senatore del Movimento 5 Stelle Andrea Cioffi, che su Facebook ha scritto:
«Gasparri ci attacca dicendo che il MoVimento 5 Stelle vuole la revoca della concessione ad #Autostrade per ragioni ideologiche. Quale ideologia? Per caso ti riferisci al fatto che vogliamo fare gli interessi dei cittadini?
Forse non tutti sanno che nel 2008 Berlusconi, Salvini e Gasparri hanno approvato una norma che “cancellava la possibilità di ottenere migliori condizioni per interesse pubblico sulle concessioni autostradali: se le concessionarie non accettavano le richiesta di miglioramento delle condizioni, Anas aveva titolo a revocare la concessione e metterla a gara”.
Devo aggiungere altro? Nonostante qualcuno vada a fare passerelle a Genova e dica di volere la revoca, la verità è un’altra. La destra vuole continuare a far guadagnare fior fior di miliardi ai concessionari tenendo fuori lo Stato e quindi i cittadini. Senza ritegno».